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Quale viene considerato il più pericoloso impianto nucleare al mondo?

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Si parla spesso di Chernobyl, ormai dismesso, e di Fukushima, vittima di un evento colossale e imprevisto. Però qual’è in realtà il più pericoloso impianto nucleare al mondo?

All’ombra del Monte Ararat, l’amato e simbolo nazionale dell’Armenia, si trova una centrale nucleare vecchia di 31 anni che non è meno emblematica della determinazione e del dolore del Paese.

La centrale di Metsamor è uno dei pochi reattori nucleari di questo tipo rimasti, costruiti senza strutture di contenimento primario, cioè senza un edificio di sicurezza che contenga materiali e radiazioni in caso di malfunzionamento del reattore. Tutte e cinque le unità sovietiche di prima generazione a moderazione d’acqua di prima generazione sue gemelle sono in corso di dismissione attuale o prossimo, ma le altre quattro non hanno una qualità, si fa per dire, di Metsamor:  questo si trova su un terreno tra i più sismici della Terra.

Quindi abbiamo un reattore concettualmente vecchissimo in una località pericolosa per l’intensità e la frequenza dei terremoti. Ad esempio nel 1988 a poca distanza vi fu un terremoto dell’intensità 6,8 della scala Richter. Un mix perfetto per un disastro.

Alcuni anni fa, l’inviato dell’Unione Europea ha definito l’impianto “un pericolo per l’intera regione”, ma l’Armenia ha poi rifiutato l’offerta dell’UE di un prestito di 200 milioni di euro (289 milioni di dollari) per finanziare la chiusura di Metsamor. Il governo degli Stati Uniti, che ha definito l’impianto “vecchio e pericoloso”, ha finanziato uno studio che sollecita la costruzione di un nuovo impianto.

I piani per sostituire Metsamor dopo il 2016 – con una nuova centrale nucleare nello stesso luogo – sono in corso. Ma fino ad allora, l’Armenia non ha altra scelta che continuare a far girare le turbine di Metsamor. Come gli armeni hanno imparato con il freddo gelido e i giorni bui in cui l’impianto è stato chiuso per diversi anni, Metsamor fornisce più del 40% dell’energia a una nazione isolata dai suoi vicini e chiusa ad altre fonti di energia. Nella scelta fra la morte per freddo e il rischio nucleare scelgono il secondo.

Metsamor è anche a soli 10 km dal caldo confine con la Turchia. In caso di incidenti il paese vicino ne sentirebbe fortemente i danni. Eppure pare che non ci sia fretta nel dispettere l’impianto.

Pare che l’Armenia voglia investire 5 miliardi in un reattore VVER1000 russo più grande e potente, ma più moderno. Per ora tre milioni di armeni preferiscono l’energia con il rischio al niente.


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