Attualità
PUZZER LA BELVA UMANA
Poi dite che il ministro Lamorgese non sa fare il suo lavoro? In pochissime ore Puzzer, il pericoloso sobillatore, l’arruffapopoli sovversivo, il terrore dei greenpass è stato individuato, impacchettato e rispedito a casa. Per un anno non potrà più mettere piede nell’urbe.
Non è stato facile compiere questa delicata operazione di intelligence. Puzzer è un tipo furbo, astuto, scaltro, oltre che spietato: se ne stava nascosto dietro un tavolino di plastica con tre seggioline davanti fingendo di raccogliere firme per la riabilitazione presso l’opininione pubblica dei pangolini cinesi. Poi ha repentinamente cambiato strategia: per non essere agguantato dagli uomini della Lamorgese ha finto di essere uno spacciatore nigeriano. E per un paio d’ore gli è andata bene. Quando la copertura ha rischiato di saltare ha tentato di far credere di essere un ritardatario del gay pride, un amico di Carola, che stava aspettando per andare con lei a speronare una vedetta della guardia di finanza. Quasi ci stavano cascando e lo stavano lasciando a piede libero.
Dopo un ennesimo controllo ha tentato di far credere di essere l’organizzatore di un rave party in piazza, e come prova ha mostrato le casse, sia quelle acustiche che quelle di birra. Poi ha raccontato di essere a favore della legge Zan e che stava aspettando gente per la giusta protesta. Nel frattempo ha chiesto se poteva testare la forza ondulatoria della camionetta dei suoi inquisitori, giusto per fingere di essere amichevole. Ha giurato di essere un brigatista, amico di Battisti, ma anche cugino di Castellino, e ha detto di essere già d’accordo con la Digos per andare a distruggere la sede della CGIL. Sempre più subdolamente ha detto ai poliziotti che se lo lasciavano in pace gli poteva fare uno sconto su accendini, collanine, bombe a mano che stava vendendo in piazza. Ha spergiurato di essere dell’Isis. Quando finalmente i poliziotti si son convinti che il tipo non poteva essere pericoloso, passa un bambino con un palloncino in mano che urla: “Mamma, guarda Puzzer! Quello di Trieste!!!”.
“Maledizione, ci stava fregando!”. Lo hanno subito annaffiato con degli idranti, accecato con i fumogeni, gli han mostrato lo sfollagente e lo han caricato sul furgone: “Lo sai che la Lamorgese è troppo abile, persino per te. Ti abbiamo beccato, bastardo”.
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