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Putin offre di fermare l’offensiva contro l’Ucraina. Siamo ad una svolta verso la Pace? Intanto esplode enorme deposito di munizioni

Putin avrebbe offerto di fermare l’offensiva contro l’ucraina sulla linea attuale del fronte. Trump avrebbe offerto di riconoscere lo status quo in Crimea. L’Ucraina cercherà di mettere i bastoni fra le ruote, ma siamo ad una svolta verso la Pace?

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In uno sviluppo importante, il presidente Vladimir Putin ha offerto di fermare l’invasione dell’Ucraina lungo l’attuale linea del fronte come parte degli sforzi in corso per collaborare con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump al fine di raggiungere un accordo di pace permanente. Secondo quanto riferito, ciò è avvenuto durante il dialogo in corso con i principali inviati di Trump.

È quanto riferiscono diverse fonti che hanno parlato con il Financial Times, che ha scritto in un articolo pubblicato martedì: “La proposta è la prima indicazione formale che Putin abbia dato dai primi mesi di guerra, tre anni fa, che la Russia potrebbe fare un passo indietro dalle sue richieste massimaliste per porre fine all’invasione”.

“Il presidente russo ha detto a Steve Witkoff, inviato speciale di Trump, durante un incontro a San Pietroburgo all’inizio di questo mese che Mosca potrebbe rinunciare alle sue rivendicazioni su quattro regioni ucraine parzialmente occupate che rimangono sotto il controllo di Kiev, hanno detto tre delle persone”, continua il FT.

Situazione del fronte : Skynews

Il Cremlino non ha confermato pubblicamente questa notizia, che va quindi presa con cautela, dato che contraddice la posizione pubblica di Putin secondo cui la Russia non rinuncerà mai ai quattro territori dichiarati parte della Federazione Russa dopo i referendum sostenuti da Mosca nel settembre 2022.

Tuttavia, se le forze russe si limitassero a fermare la loro avanzata sulla base di un congelamento concordato dei combattimenti, ci sarebbero ancora parti di questi territori non sotto il controllo militare russo, anche se di dimensioni inferiori rispetto a quelle conquistate.

Il rapporto del FT prosegue: “Da allora gli Stati Uniti hanno avanzato idee per un possibile accordo che includerebbe il riconoscimento da parte di Washington della sovranità russa sulla penisola ucraina di Crimea, hanno aggiunto le fonti, nonché almeno il riconoscimento del controllo de facto del Cremlino sulle parti delle quattro regioni attualmente sotto il suo controllo”.

Tutto questo viene riportato poche ore dopo che il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di aver respinto la possibilità di cedere la Crimea, dopo che l’amministrazione Trump avrebbe offerto a Putin il “regalo” del riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità russa sulla penisola strategica, sede della flotta russa del Mar Nero. Bisogna dire che il riconoscimento da parte degli USA è indipendente rispetto a quello che la Crimea vuole fare o meno. Sarebbe possibile un riconoscimento internazionale della Crimea come russa, ma non da parte dell’Ucraina. 

Secondo i media ucraini:

L’Ucraina non riconoscerà legalmente l’occupazione russa della Crimea in nessuna circostanza, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev il 22 aprile.
Non c’è nulla di cui discutere. Ciò viola la nostra Costituzione. Questo è il nostro territorio, il territorio del popolo ucraino”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti.

Zelensky ha aggiunto: “Non appena inizieranno i colloqui sulla Crimea e sui nostri territori sovrani, i colloqui entreranno nel formato voluto dalla Russia, ovvero il prolungamento della guerra, perché non sarà possibile trovare rapidamente un accordo su tutto”.


Kiev ha anche recentemente accusato Mosca di utilizzare i negoziati come cortina fumogena mentre in realtà prolunga la guerra, anche dopo la tregua di 30 ore nell’est del Paese, che ha visto entrambe le parti accusarsi reciprocamente di numerose violazioni.

Il Financial Times ha riconosciuto questa possibilità e il fatto che Mosca sia al comando di qualsiasi potenziale accordo che porrebbe fine al conflitto, con la seguente frase:

Ma i funzionari europei informati sugli sforzi degli Stati Uniti per porre fine alla guerra hanno avvertito che Putin probabilmente utilizzerebbe l’apparente concessione come esca per indurre Trump ad accettare le altre richieste della Russia e imporle all’Ucraina come un fatto compiuto. “In questo momento c’è molta pressione su Kiev affinché rinunci a qualcosa in modo che Trump possa rivendicare la vittoria”, ha detto uno di loro.

La realtà rimane che se Zelensky non riesce nemmeno ad ammettere, o a tollerare,  che la Crimea rimarrà per sempre nelle mani della Russia, allora non ci può essere una prospettiva di pace. La riconquista della Crimea , per quanto  desiderabile da Kiev, è letteralmente nel mondo dei sogni, perché il fronte sembra congelato, o muoversi a favore di Mosca, e l’Ucraina non ha neppure una parvenza di marina militare per tentare uno sbarco.

Intanto esplode un grande deposito di armi russe

Intanto, per non farsi mancare nulla, nella regione di Vladimir, non lontani da Mosca,  sono esplosi dei depositi di munizioni delle forze armate russe. Nella regione è stato dichiarato lo stato di emergenza e circa 2.000 residenti degli insediamenti situati nei pressi della base militare sono stati evacuati.

Il Ministero della Difesa russo riferisce che l’emergenza è avvenuta a causa di un incendio provocato da una “violazione delle norme di sicurezza” e promette di chiamare a risponderne i responsabili, ma potrebbe anche essere un attacco, o un atto di sabotaggio, di origine ucraina.

Nello stesso tempo queste esplosioni sono frequenti nei depositi russi, e non per motivi bellici, ma per semplice disattenzione, come a Ryazan nel 2020.

 


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