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Putin a Scholz: colpiremo ancora l’Ucraina a causa delle politiche aggressive occidentali

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Il Presidente Vladimir Putin ha confermato venerdì che la prossima ondata è imminente e ha detto al suo omologo tedesco Olaf Scholz che nuovi attacchi sono “inevitabili” a causa delle politiche “distruttive” dell’Occidente.

“È stato notato che le Forze armate russe si sono a lungo astenute da attacchi missilistici di precisione contro alcuni obiettivi sul territorio dell’Ucraina”, si legge in un resoconto del Cremlino della telefonata. “Ma ora tali misure sono diventate una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili della Russia”.

La dichiarazione sottolinea l’invio di armi della NATO a Kiev: “È stata richiamata l’attenzione sulla linea distruttiva degli Stati occidentali, tra cui la Germania, che riforniscono il regime di Kiev di armi e addestrano l’esercito ucraino”.

Putin ha ricordato a Scholz il profondo “sostegno politico e finanziario” dell’Occidente che ha reso impossibile, dal punto di vista di Mosca, qualsiasi negoziazione significativa per il cessate il fuoco. Ha detto che il sostegno militare costante e su larga scala degli alleati “porta al fatto che Kiev rifiuta completamente l’idea di qualsiasi negoziato”.

Nel frattempo, sembra che ci sia una verifica esterna del fatto che il prossimo attacco aereo significativo contro l’Ucraina sia imminente: Sky News Australia ha citato analisti militari secondo i quali nuove immagini satellitari mostrano che la Russia sta pianificando un “imminente” attacco missilistico su larga scala contro l’Ucraina.

Secondo i dettagli del rapporto:

Le immagini satellitari rilasciate dalla Maxar Technologies, con sede negli Stati Uniti, mostrano un accumulo di due dozzine di bombardieri a lungo raggio Tu-95 e Tu-160 presso la base aerea Engels-2 nell’Oblast di Saratov, a 700 km dal confine russo-ucraino. Accanto ai velivoli sono raffigurate delle scatole di munizioni che, secondo gli esperti, potrebbero contenere missili da crociera Kh-55 e Kh-101. L’aumento significativo dell’attività fa pensare a un attacco imminente.

Inoltre, Der Spiegel cita l’analista militare Arda Mevlutoğlu come segue: “Il numero insolitamente alto di bombardieri sulla pista è un’indicazione di un aumento delle operazioni, se non di un imminente attacco su larga scala”.

Nonostante le squadre di servizio e di emergenza ucraine continuino a fare i salti mortali, si stima che il 40% dell’intera infrastruttura energetica nazionale sia ancora degradata o distrutta. Secondo il New York Times, “i funzionari ucraini hanno dichiarato che gli attacchi russi hanno disattivato la rete elettrica nella città meridionale di Kherson e che sei milioni di persone in tutto il Paese sono ancora senza corrente dopo gli attacchi precedenti”.

Anche le temperature sono rimaste sotto lo zero e si prevede che scenderanno ulteriormente nei gelidi mesi invernali. La Russia ha difeso i suoi attacchi alla rete energetica come “legittimi”, mentre il Segretario di Stato americano Antony Blinken, durante una riunione dei ministri della NATO a Bucarest, in Romania, ha condannato le “barbare” azioni russe.


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