Attualità
Professore d’economia tedesco fa causa all’OPEC per… 50 dollari
Un professore di economia tedesco ha intentato una causa contro l’OPEC presso un tribunale di Berlino, accusando il cartello di aver spinto al rialzo i prezzi della benzina e del gasolio da riscaldamento da lui acquistati, come riporta Javier Blas, editorialista di Bloomberg Opinion – e nonostante la misera somma, la causa potrebbe finire per costare all’OPEC più di quanto possa permettersi.
Armin Steinbach, professore di diritto ed economia, ha citato l’OPEC per danni pari a 50 euro, più gli interessi, sostenendo che l’OPEC è un cartello illegale che opera per far salire i prezzi del petrolio. Il tribunale ha autorizzato la causa, che rappresenta una rara sfida legale contro l’OPEC, nonostante decenni di dibattiti a ripetizione negli Stati Uniti su una proposta di legge che consentirebbe di intentare cause contro i produttori dell’OPEC.
Il giudice di un tribunale regionale di Berlino ha autorizzato il procedimento e ha ordinato all’OPEC e a diverse aziende petrolifere controllate dallo Stato di presentare un documento con i nomi dei loro avvocati per il caso.
“Spero che l’OPEC reagisca presto all’ordine del tribunale. Ignorare gli ordini del tribunale non è una strategia intelligente nei confronti dei tribunali tedeschi”, ha twittato lunedì il querelante tedesco Steinbach.
Nella sua richiesta di risarcimento, Steinbach aveva scritto che chiedeva i danni “a causa della violazione della legge antitrust”.
“Se la mia causa avesse successo, per la prima volta verrebbe riconosciuto in tribunale che l’OPEC è un cartello”, ha dichiarato Steinbach al quotidiano economico tedesco Handelsblatt la scorsa settimana. “A quel punto ogni tedesco potrebbe fare causa all’OPEC per danni”, ha aggiunto. Finalmente abbiamo un professore di economia che passa dalla teoria alla pratica e siamo sicuri che Cottarelli lo imiterà quanto prima..
Un simile precedente potrebbe avere conseguenze legali, anche se i Paesi, compresi gli Stati Uniti, sono stati cauti nel rimuovere l’immunità sovrana per i Paesi da citare in giudizio, per paura di azioni legali di ritorsione.
Negli Stati Uniti, il mese scorso la Commissione giudiziaria del Senato ha portato all’esame del Senato la proposta di legge che consentirebbe agli Stati Uniti di citare in giudizio l’OPEC per comportamento antitrust e manipolazione del mercato. Il cosiddetto No Oil Producing and Exporting Cartels (NOPEC) Act propone di modificare lo Sherman Act per rendere illegali i cartelli di produttori ed esportatori di petrolio. Il NOPEC è stato un argomento ricorrente per i legislatori e le amministrazioni statunitensi per oltre due decenni, ma non ha mai superato le discussioni nelle commissioni del Congresso. Forme di legislazione antitrust rivolte all’OPEC sono state discusse in vari momenti sotto i presidenti George W. Bush e Barack Obama, ma entrambi hanno minacciato di porre il veto su tali leggi.
Mentre la proposta di legge NOPEC potrebbe essere ancora una volta morta, l’azione legale di un privato cittadino contro l’OPEC potrebbe creare dei precedenti per altre azioni giudiziarie contro l’organizzazione che, se si espandessero, potrebbero creare dei grossi problemi diplomatici e commerciali.
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