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Prima Guerra Economica Mondiale

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Sino al 1915 le guerre si chiamavano semplicemente Guerra del…, Guerra dei…, dopo il 1915 venne introdotto il suffisso Mondiale a caratterizzare una guerra che coinvolgeva molti paesi di svariati continenti. Grande Guerra o Guerra Mondiale; il “prima” fu introdotto in seguito, quando alla prima seguì una seconda.

Tutti quindi si aspettano una Terza Guerra Mondiale, scongiurata già una volta durante la Guerra Fredda. Un rischio sfiorato con conseguente estinzione nucleare, ma mantenuto sempre dietro l’angolo pronto alla bisogna.

Eppure, nonostante la maggioranza delle persone non se ne sia accorta, in questo momento siamo in guerra. Ovvio che le persone non si accorgono del conflitto in atto, non sentono colpi di cannone, non vedono sfilate militari in assetto da guerra, nessun media parla di combattimenti o invasioni.

Eppure siamo in guerra, una guerra che ha cambiato i suoi paradigmi di ingaggio. Se un tempo a fronteggiarsi erano delle Nazioni, oggi quelle Nazioni sono solo luoghi dove muovere le nuove armi impiegate. Non più supersonici aerei ma addestrati finanzieri e corrotti, o ancora più facile, stupidi politici.

La globalizzazione ha cambiato anche il modo di conquistare territori e potere, la conquista è sovranazionale e il potere accentrato nelle mani dei capitali mondialisti.

Eppure si generano danni alla stessa maniera. Non vediamo città distrutte (distrutte no, ma malridotte si), ma paesi che svendono i propri colossi economici al grido di “privatizzazione”, oppure paesi che stritolati dalla crisi economica svendono isole , aeroporti, porti e anche “Partenoni” se necessita.

Il popolo subisce come in guerra, la quantità di popolazione che si colloca sotto la soglia di povertà aumenta in maniera costante e lineare, le persone si vendono la seconda casa, qualcuno anche la prima. Il lavoro è scarso e si registra una costante disoccupazione al 13%, ma nessuno si guarda bene dal parlare anche della sottoccupazione.

Insomma siamo al sistema guerra 2.0, niente armi, ma mercato e finanza che controllano il mondo globalizzato, prima assorbendo le aziende maggiori, poi le medie e quindi, senza sforzo, annullando economicamente le piccole. Aziendalizzazione anche del lavoro “borghese” rendendolo imprenditoriale e competitivo verso i singoli. Si aiutano anche con le armi biologiche?

Infine privatizzare anche strutture statali rese talmente inefficienti da bramare la privatizzazione per un salvataggio. Sanità, scuola, giustizia. A quel punto lo Stato per come lo intendiamo cessa di esistere e quindi si annullerà di conseguenza i Parlamenti e i Senati, che poi ci stanno già provando da un pezzo se ci penate bene.

Una guerra che, come la prima grande guerra, sarà ricordata come la Prima Guerra Economica Mondiale.

La domanda che ci poniamo è: “Chi sono i Partigiani in questa nuova forma di guerra?”

Jacopo Cioni


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