Prezzi immobiliari comparati in UE e Area Euro. Come la moneta unica ha protetto la ricchezza degli italiani…

Eurostat ha pubblicato un interessante grafico sull’evoluzione dei prezzi immobiliari medi nei paesi dell’area Euro e dell’Unione Europea, che ci permette di capire come Unione e Moneta Unica siano stati un grande enorme favore per alcuni, a un grande, enorme, colpo per altri.

Quindi mentre Estonia e Ungheria hanno visto un incremento dei prezzi del 199% il primo e del 174%Il secondo, i maggiori decrementi ci sono stati a carico della Grecia ,  -22%, e dell’Italia, -9%. Considerando invece gli affitti gli incrementi maggiori si sono visti in Estonia, Lituania e Irlanda, quelli inferiori in Italia, Spagna e Grecia (-25%). Estonia, Ungheria, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Czechia e Austria hanno visto raddoppiare il valore degli immobili.

La casa costituisce circa il 50% della ricchezza degli italiani, quindi è evidente come questa sia stata colpita duramente negli ultimi 10 anni. Le cause sono da imputarsi nell’incremento pesante della tassazione con l’IMU , tanto che l’Italia vede un aumento degli affitti a fronte di un calo dei valori, e nell’andamento demografico negativo che non favorisce gli investimenti immobiliari.

Questo grafico viene quindi a contestare due luoghi comuni:

•  che l’Euro e la UE abbiano migliorato la nostra ricchezza. La moneta unica non ci ha protetti, anzi, è stata un fardello insostenibile per la ricchezza delle famiglie;
• che esista un importante patrimonio ulteriormente tassabile. Questo non c’è, tranne che non si voglia definitivamente e abbondantemente deprimere il prezzo delle case.

Anche ammettendo l’irreversibilità dell’Euro, tutta da valutare, la piaggeria dei giornalisti e di una gran parte dei politici italiani nei confronti dell’Euro e della UE appare ingiustificata, soprattutto nell’ottica di questi nuovi dati.