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Prestiti per pensionati INPS: come ottenere la cessione del quinto oggi

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Le richieste di finanziamento continuano a crescere nel 2020, con un aumento del 4,8% delle domande di prestito nei primi 6 mesi dell’anno come indicato dai dati dell’EURISC.

In questo contesto, la cessione del quinto si conferma uno dei prestiti più gettonati dalle famiglie italiane, soprattutto da parte dei pensionati INPS, per i quali sono presenti diverse opportunità, grazie alla Convenzione dell’Istituto di previdenza sociale con varie banche e finanziarie.

Tra le società più interessanti del panorama nazionale c’è, sicuramente, Pitagora, azienda che si occupa di credito al consumo dal 1995 con 78 filiali in tutta Italia, la quale mette a disposizione soluzioni dedicate per la cessione del quinto per i pensionati inps, con la concessione di prestiti a tassi agevolati e condizioni particolarmente convenienti. Innanzitutto, è importante capire come ottenere un prestito garantito e quali sono le pensioni che consentono di accedere a questo tipo di finanziamento.

I requisiti necessari per la cessione del quinto della pensione

La cessione del quinto per i pensionati INPS è un prestito non finalizzato erogato da banche e società finanziarie autorizzate, un finanziamento che viene rimborsato attraverso un addebito automatico sulla pensione realizzato direttamente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. La trattenuta non può eccedere un quinto dell’assegno pensionistico, determinato escludendo ritenute previdenziali e fiscali anche sopravvenute, con la tutela della pensione minima per garantire la protezione finanziaria dei pensionati.

Per ottenere la cessione del quinto è necessario avere una pensione, tuttavia alcuni trattamenti non sono validi ai fini della richiesta di finanziamento, come l’APE Sociale, l’invalidità civile, gli assegni di sostegno al reddito e le prestazioni di esodo.

Dopodiché, bisogna richiedere la cedibilità della pensione, un documento rilasciato presso le sedi territoriali dell’INPS, con il quale viene indicato l’importo limite della rata mensile, un’informazione indispensabile per calcolare il credito ottenibile.

A questo punto, non rimane che rivolgersi a una banca o una finanziaria, presentando la domanda e allegando tutta la documentazione necessaria, tra cui la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento d’identità valido, il codice fiscale e il cedolino dell’assegno previdenziale.

Ovviamente, affidandosi a una società finanziaria convenzionata con l’INPS la procedura è più semplice, in quanto non va fornito il documento di cedibilità della pensione che verrà richiesto direttamente dall’azienda specializzata nel credito al consumo.

Il passaggio successivo consiste nella valutazione creditizia, un’operazione che richiede alcuni giorni di tempo per la lavorazione della pratica, infine non resta che leggere con attenzione il contratto e firmare la richiesta di prestito, per ricevere l’accredito dell’importo sul proprio conto corrente.

Dopo la notifica sarà l’INPS a farsi carico del pagamento delle rate mensili della cessione del quinto, trattenendo il valore fissato dalla pensione prima dell’erogazione, quindi il pensionato non deve fare più nulla.

Pensionati INPS: cosa controllare prima di richiedere la cessione del quinto

L’apprezzamento da parte dei pensionati INPS per i prestiti tramite la cessione del quinto è dovuto ad alcuni aspetti, tra cui le tutele garantite dall’Istituto a tutti i titolari di un trattamento previdenziale che richiedono questo finanziamento.

Tra i controlli svolti dall’INPS, infatti, c’è la verifica dei tassi d’interesse affinché siano al di sotto dei tassi d’usura, secondo i parametri indicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure allineati con i tassi agevolati previsti dalla Convenzione qualora le società finanziarie facciano parte di questo accordo.

All’interno del contratto di prestito devono essere specificate tutte le voci di spesa, come il costo dell’istruttoria della pratica, il tasso d’interesse nominale, le commissioni, le modalità per l’estinzione anticipata, il valore del premio assicurativo per il rischio vita e il tasso effettivo globale.

Ovviamente la banca o la finanziaria devono possedere i requisiti richiesti dalle normative di legge, in più la rata mensile non deve superare il 20% della pensione e la durata massima deve essere compresa tra 24 e 120 mesi.


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