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Populismo per allocchi di politici accattoni

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Prendiamo la riforma del numero di parlamentari. Ennesimo scempio della Costituzione in un momento in cui le priorità sono ben altre. Ma chissà come mai ogni governo che si insedia si mette in testa di storpiare la Costituzione, giammai in senso migliorativo, semmai sempre nel senso voluto dai (loro) padroni: JP Morgan, Goldman Sachs ecc per i quali la nostra Costituzione è fin troppo democratica. Avevamo avuto l’incubo Renzi, poi questi, più subdoli hanno ricominciato con una misura “populista”. I rentier si fregano le mani: meno parlamentari ci sono, meglio è, migliore “governance” . Il parlamento potrà diventare più facilmente quel passacarte di un governo anch’esso ulteriormente esautorato rispetto ai poteri UE ed extra UE.

Già il Parlamento italiano non conta più niente, ridotto com’è a ratificare decisioni prese a Bruxelles, e questo nonostante si debba far valere la sussidiarietà anch’essa messa a male dalle ultime modifiche dei trattati UE, trattati come più volte ripetuto, quelli recanti la parola “Unione” e “Stabiltà” a rigor di diritto tutti nulli, non validi, illegittimi. Nessun politico che lo faccia notare, nessun partito che ne faccia una battaglia. E passi.

Ma l’anno scorso, in mezzo al marasma economico dovuto anche all’insussistenza di un parlamento esautorato che come abbiamo visto si è dovuto sorbire anche le decisioni prese a Bruxelles sul MES, ex post, prese da un comitato d’affari composto principalmente da Premier, Ministro delle Finanze e Direttore generale al Tesoro, sempre con il beneplacito del Presidente della Repubblica, comitato  paracadutato e o nominato dagli ambienti europeisti e d’affari, anzi proveniente proprio da lì, e per nulla espressione dei governi uscenti dalle urne, caso Savona docet, ci siamo dovuti sorbire l’ennesima riforma della Costituzione.

Ma adesso, di fronte alla possibilità di indire un referendum per abrogare tale scellerata riforma, poiché le firme di 71 senatori sono state depositate in Corte di Cassazione in tempo utile, il 10 gennaio (il termine era il 12 gennaio), i “puri e duri”, i “sedicenti integri e coerenti” si sperticano nuovamente in lodi di sé stessi e si vantano con l’assunto che tanto “io me la cavo”.

Chi si loda s’imbroda. E infatti la campagna sulla riduzione del numero dei parlamentari era stata fatta sulla base di una fandonia: che noi abbiamo il maggior numero di parlamentari. Certo,  come si evince dallo schema sciorinato da Alessio Villarosa, Sottosegretario delle Finanze, sul suo facebook, alla mia osservazione che è proprio il taglio dei parlamentari a essere sbagliato !

Nessuna descrizione della foto disponibile.In cifre assolute si. Ma siamo uno dei paesi più densamente abitati al mondo (donde la follia dell’immigrazione a manetta, ma è un altro discorso), e se facciamo il rapporto tra numero di abitanti e numero di parlamentari scopriamo che siamo il secondo paese in Europa per sotto rappresentatività degli abitanti al Parlamento:

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Quindi per riassumere, abbiamo il minor numero di parlamentari per numero di abitanti (1 parlamentare ogni 63000 ab. rispetto a 1 ogni 6000 a Malta e 1 ogni 10000 a Lussemburgo), i penultimi dopo il Regno Unito, ma tutti questi politici accattoni hanno pensato bene l’anno scorso di accattivarci con l’ennesimo specchietto per le allodole. Populismo per allocchi. (1)

Soprattutto se si pensa che gli stessi populisti accattoni nei confronti della finanza e dell’Europa, hanno approvato una risoluzione per dare l’ok a Conte e continuare sulla strada della riforma del MES, con tanto di ristrutturazione del debito pubblico per principio – che rimane nel testo –  proseguimento nell’Unione bancaria, con tanti bail in a venire e altri fondi da alimentare – a nostre spese – e del BICC, con una bozza di bilancio europeo e di convergenza fiscale, cioè bye bye alla possibilità di fare la moneta fiscale.

La cui proposta di legge recante i CCF (moneta fiscale) sempre dagli stessi populisti per allodole (M5S) è stata presentata il 2 dicembre scorso al Parlamento (con almeno 90 firme), peccato che nessuno l’abbia notato, peccato che non sia stato fatto un cominicato stampa, peccato che il video non sia stato pubblicato  da nessuna parte (“troppo pesante” mi è stato detto) nemmeno sul youtube del parlamentoM5S, peccato infine che i numeri non li avranno mai soprattutto se decidono di far fuori Salvini per via giudiziaria e che le defezioni si contano a decine mentre intanto attualmente la triade dei tre pacchi al posto di uno sta andando avanti alla grande a Bruxelles perché in Italia non hanno trovato nessun ostacolo. Nessuno.

Perché mai un populista accattone  infatti dovrebbe mettersi di traverso ai “poteri forti”? Meglio giocare con gli specchietti per le allodole e intanto tirare a campare. Teniamo famiglia.

Olé !

Nforcheri  11/01/2020

 

Note

(1) “Per quanto riguarda il rapporto tra popolazione e numero di rappresentantiMalta guida la classifica con un parlamentare ogni 6mila abitanti, seguita dal Lussemburgo (1 ogni 10mila) e dall’Estonia (1 ogni 13mila). L’Italia è al 23° posto, con un parlamentare ogni quasi 63mila abitanti. Fra i paesi più popolosi in UE, quindi, siamo quelli con il rapporto più elevato.” Tratto da https://www.youtrend.it/2019/05/08/il-parlamento-nel-mondo-tutti-i-numeri/?fbclid=IwAR18iBVCB_sEzSXhGCmuoZQV4LKCcxlQJ_1P_4RCRoLJ2Ziv1_0av0BdvMs

 


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