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La Polonia investe 650 milioni di Dollari nella produzione di munizioni da 155 mm: una risposta strategica alla crisi ucraina

Crisi Ucraina spinge la Polonia a investire 663 milioni di euro per produrre munizioni 155mm. Una mossa cruciale per la sicurezza europea, mentre gli USA sospendono le forniture. Scopri le implicazioni.

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A tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina, la Polonia accelera sulla produzione di munizioni da 155 mm, un asset cruciale sul moderno campo di battaglia.

Il Fondo di Investimento Polacco (FIK), sostenuto dal governo, ha annunciato un investimento di oltre 2,4 miliardi di zloty (circa 663 milioni di dollari) per potenziare le capacità produttive di quattro aziende del Gruppo Polacco per gli Armamenti (PGZ).

Questo intervento, comunicato mercoledì, risponde all’aumento esponenziale della domanda di munizioni di grosso calibro, acuito dal conflitto ucraino, e si inserisce in un contesto geopolitico in cui persino gli Stati Uniti hanno recentemente sospeso l’invio di proiettili da 155 mm all’Ucraina per il rischio di esaurire le proprie scorte.

Un investimento strategico per la sicurezza nazionale

Le aziende coinvolte – Zakłady Metalowe Dezamet, Mesko, Zakłady Chemiczne Nitro-Chem e Zakłady Produkcji Specjalnej Gamrat – riceveranno fondi per espandere le infrastrutture esistenti e costruire nuove linee tecnologiche. Dezamet otterrà 1,36 miliardi di zloty per incrementare la capacità produttiva di munizioni da 155 mm, Mesko 887 milioni per lo stesso scopo, Nitro-Chem 113 milioni per l’acquisto di linee tecnologiche avanzate e Gamrat 66 milioni per la produzione di componenti specifici come i base bleeds.

Questi finanziamenti, approvati a novembre 2024 dal parlamento polacco su iniziativa del Ministero degli Attivi Statali, includono 2 miliardi di zloty dal budget della difesa e il resto in titoli del tesoro.“L’intensificazione della nostra capacità produttiva è una risposta diretta al cambiamento drammatico della situazione di sicurezza in Europa e alle esigenze delle Forze Armate polacche,” ha dichiarato Adam Leszkiewicz, presidente del consiglio di amministrazione di PGZ.

L’obiettivo è chiaro: garantire l’autonomia industriale e ridurre la dipendenza da fornitori esteri, un aspetto cruciale in un’epoca di instabilità globale.+

Impianto di produzione proiettili da 155 mm

L’importanza delle munizioni da 155 mm

Dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, la domanda globale di munizioni da 155 mm è esplosa. Questi proiettili sono fondamentali per gli obici semoventi polacchi, come il K9 Thunder e il PGZ Krab, utilizzati intensivamente nel conflitto ucraino e sono i proiettili d’artiglieria standard per la NATO, per cui possono anche essere utilizzati sui M777 americani.

La sospensione delle forniture di proiettili da parte degli Stati Uniti, motivata dalla necessità di preservare le scorte nazionali, ha ulteriormente evidenziato l’urgenza di incrementare la produzione interna in Europa. La Polonia, vicina al confine ucraino e strategicamente posizionata, si sta muovendo per colmare questo vuoto.

Jakub Jaworowski, Ministro degli Attivi Statali, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il nostro obiettivo è aumentare la produzione domestica di munizioni di grosso calibro il più rapidamente possibile. L’intero processo produttivo avverrà in Polonia, garantendo indipendenza e autonomia nazionale.” Questo approccio si allinea al piano di “repolonizzazione” dell’industria della difesa, che mira a rafforzare le capacità interne e ridurre la vulnerabilità alle catene di approvvigionamento globali.

Prospettive future: autonomia ed export

L’investimento non si limita a soddisfare le esigenze immediate delle Forze Armate polacche. Mesko, ad esempio, sta sviluppando un progetto strategico a Kraśnik per raggiungere una capacità produttiva di 150.000 proiettili da 155 mm all’anno. Una volta soddisfatta la domanda interna, la Polonia potrebbe posizionarsi come esportatore di munizioni, sfruttando la crescente richiesta globale. “I fondi ci permetteranno di espandere le infrastrutture, adottare nuove tecnologie e aumentare la competitività sul mercato europeo,” ha affermato Arkadiusz Bąk, primo vicepresidente di PGZ. “Abbiamo già un contratto per fornire 280.000 proiettili da 155 mm alle Forze Armate polacche, ma puntiamo a una piena autonomia industriale.”

proiettile M795  tulizzato dai Marines (U.S. Marine Corps photo by Lance Cpl. Sean Searfus, 1st Marine Division/ Released)

Un segnale per l’Europa

L’investimento polacco arriva in un momento critico, non solo per la guerra in Ucraina, ma anche per il dibattito sulla sicurezza europea. La dipendenza da forniture esterne, come dimostrato dalla decisione americana di limitare le esportazioni, sottolinea la necessità di rafforzare le capacità produttive locali. La Polonia, con questa mossa, si candida a diventare un attore chiave nella produzione di armamenti in Europa, contribuendo alla stabilità regionale e alla sicurezza collettiva.In sintesi, l’impegno del governo polacco non è solo una risposta alle esigenze immediate della difesa, ma una visione strategica per il futuro. Con tre nuovi stabilimenti per munizioni in cantiere e un focus sull’innovazione tecnologica, Varsavia si prepara a giocare un ruolo di primo piano nel panorama della difesa europea, mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi di questa crisi prolungata.

 


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