Attualità
Podemos, analisi del programma economico del futuro politico spagnolo.
(Paolo Iglesias Turrion – leader di Podemos)
Podemos è un movimento politico nato solo nel gennaio 2014 in Spagna da un’evoluzione del movimento degli “Indignados” che nell’anno precedente aveva scosso la vita politica e sociale spagnola. Si tratta di un movimento di sinistra anticapitalista nato, nella propria concezione, per dare un’alternativa politica agli spagnoli, bloccati da tempo nella ormai sterile contrapposizione fra Partito Popolare e Partito Socialista.
Il movimento ha avuto un successo eclatante. Sondaggi politici a gennaio lo hanno dato testa a testa con il Partito Popolare, con percentuali superiori al 20%, anche se la sua vittoria è tutt’altro che certa. La Spagna è un paese con un sistema maggioritario, per cui si governa con la sola maggioranza relativa. Quindi anche nel paese iberico prosegue quella tendenza, indicata dalla Grecia, per cui ai disastri della crisi economica europea si cerca un riparo a sinistra. Bisogna dire che, per quanto eistano buoni rapporti personali fra i due leader, Podemos ha una base ideologica Leggermente diversa rispetto Syriza e si avvicina molto al “Socialismo Bolivariano” che ha seminato disastri in Venezuela.
Qual’è il suo programma economico ?
Iniziamo a dire che il programma economico è al primo punto del programma politico generale, ed appare come l’elemento di maggior peso.
Vediamone i punti essenziali:
a) Riduzione della settimana lavorativa a 35 ore, al fine di aumentare l’occupazione.
b) Riduzione dell’età pensionabile da 65 a 60 anni.
c) Ristrutturazione del debito pubblico, con eliminazione dei limiti all’indebitamento introdotti con il patto di stabilità. Ristrutturazione del debito privato.
d) Riorientamento del sistema bancario in senso mutualistico ed etico.
e) Lotta all’evasione fiscale e tassazione delle multinazionali per le vendite sul territorio nazionale di servizi.
f) Reddito di cittadinanza.
g) Applicazione di un principio di redistribuzione del reddito con aumento delle aliquote marginali
h) Incentivi alla ricerca con richiamo dei ricercatori emigrati all’estero.
i) Recupero del controllo sui settori fondamentali dell’economia (leggasi dirigismo e nazionalizzazioni)
l) Creazione di una agenzia europea di rating.
m) Divieto di licenziamento per le aziende che creano utili.
Un bel programmone, che contiene qualche buona idea, qualche idea disastrosa, alcune altre inutili e molta , molta retorica.
Vediamo un po’:
Utili e/o interessanti
l) Creazione dell’agenzia europea di rating. Vista la qualità di Moody’s Fitch e Standard and Poors, tanto vale farne una europea…
d) Riorientamento del sistema bancario in senso mutualistico ed etico. Banche popolari e mutuali sono state in passato una parte importante del sistema creditizio europeo, ora schiacciato dai parametri Basilea I /II/III, che nulla hanno aumentato nella stabilità del sistema, riducendo però fortemente l’apporto alle economie locali. Chissà cosa ne pensa il nostro AMATO LEADER RENZI che vuole liquidare le Banche popolari…
b) Riduzione dell’età pensionabile da 65 a 60 anni. secondo i calcoli di José Moisés Martín Carretero su Nueva Tribuna la riforma sarebbe anche tollerabile, al momento, ma diverrebbe insopportabile con l’evoluzione delle classi di età future. Alla fine si tratta di una scelta politica, un furto ai giovani per regalare a chi è a fine carriera…
h) Incentivi alla ricerca con richiamo dei ricercatori emigrati all’estero. Un partito di sinistra che parla di ricerca scientifica è sempre interessante, anche se bisogna vedere cosa significa in pratica….
Inutili
a) Riduzione della settimana lavorativa a 35 ore, al fine di aumentare l’occupazione. Proprio non capisco: questa norma ha un esempio lampante provato in Francia, dove NON ha incrementato l’occupazione, eppure c’è sempre qualcuno che vuole esportarla….. Mah… ho sempre questa sensazione che un partito di sinistra sia, per sua natura, un partito di pelandroni…..
m) Divieto di licenziamento per le aziende che creano utili. Si tratta di limitare il licenziamento e la cassa integrazione per le aziende che fanno utili, anche nei casi disciplinari. Un ulteriore incentivo all’emigrazione aziendale ed alla “Forzatura” dei criteri di bilancio per nascondere gli utili…
e) Lotta all’evasione fiscale e tassazione delle multinazionali per le vendite sul territorio nazionale di servizi. Il solito mix di fuffa e di irrealismo. La Spagna ha provato a punire google, obbligandola a pagare i diritti di autore sugli articoli dei giornali spagnoli pubblicati nel servizio “Google news”. Per cui Google ha h chiuso Google news spagnolo. Risultato: ora i giornali spagnoli DEVONO pagare Google (Tramite AdSense ) per avere visibilità. Una bella genialata di chi non capisce nulla di IT.
Dannoso.
Tutto il resto… Poniamo in evidenza:
c) Ristrutturazione del debito pubblico, con eliminazione dei limiti all’indebitamento introdotti con il patto di stabilità. Ristrutturazione del debito privato. Giustamente come si finanziano tutte queste belle cose di programma sociale ? A debito, che però mi riservo di non pagare perchè figlio della “Speculazione”. Il tutto chiaramente SENZA uscire dall’euro. cosa che nel programma di Podemos manca. Insomma, la solita botte piena e moglie ubriaca . Poi la revisione del debito privato, che ha alimentato la speculazione edilizia spagnola dei primi anni 2000, è la ciliegina sulla torta del populismo sinistroso. Chi poi salva le banche spagnole, la BCE ? Quasi quasi i tedeschi hanno ragione ….
g) Applicazione di un principio di redistribuzione del reddito con aumento delle aliquote marginali. La Svizzera ringrazia sentitamente……
i) Recupero del controllo sui settori fondamentali dell’economia (leggasi dirigismo e nazionalizzazioni). Un tocco di Chavez senza avere il petrolio venezuelano…
Insomma Podemos ha un programma con qualche luce e moltissime ombre. Se applicato ci porterebbe un Venezuela nell’area euro, soprattutto perchè manca dell’elemento essenziale per un vero rilancio dell’economia spagnola: il suo sgancio dall’euro ed una svalutazione relativa che possa rilanciarne i settori agricolo, manifatturiero ed edilizio. Un programma che è un vero regalo ai fannulloni. Vedremo cosa accadrà con le elezioni che si terranno a fine anno….
Buena Suerte Espana !
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