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Pfizer sotto indagine per un’evasione dal 1,2 miliardi, il tutto con spostamenti in USA e Olanda

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Secondo quanto riportato da Bloomberg, Pfizer è oggetto di un’indagine da parte delle autorità italiane che affermano che l’azienda abbia evaso le imposte dei redditi in  Italia per almeno 1,2 miliardi di euro  di profitti trasferendo denaro a unità in altri Paesi. Una pratica molto diffusa, anzi potremmo dire comune, fra le multinazionali che dominano l’economia.
La Guardia di Finanza italiana sostiene che la filiale italiana di Pfizer, Pfizer Italia Srl con sede alle porte di Roma, abbia trasferito il capitale in eccesso a società affiliate negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi per evitare le imposte sui profitti pari al 26%. Notiamo che non c’è bisogno di mandare i denari in lontani ed esotici paradisi fiscali:  basta tenerli nella UE e mandarli in Olanda, paese che si arricchisce con una concorrenza fiscale al limite della pirateria.

La filiale italiana dell’azienda avrebbe inviato i capitali ad affiliate estere collegate alla Pfizer Production LLC e alla Pfizer Manufacturing LLC con sede nel Delaware. L’indagine sul colosso farmaceutico newyorkese è iniziata a febbraio e riguarda gli anni 2017, 2018 e 2019.
L’indagine della Guardia di Finanza italiana non significa necessariamente che Pfizer abbia commesso un illecito. Una volta completata l’indagine, i risultati saranno esaminati dall’Agenzia delle Entrate, che ha il potere di valutare potenziali multe e pagamenti di tasse se li ritiene giustificati.
“Le autorità fiscali italiane controllano e indagano abitualmente sulle tasse di Pfizer e Pfizer collabora con tali controlli e indagini”, ha dichiarato la portavoce dell’azienda Pam Eisele in una risposta via e-mail alle domande. “Pfizer rispetta le leggi e i requisiti fiscali dell’Italia”. ovviamente tutti sono innocenti, anche fiscalmente, fino a che non venga giudicato colpevole, o evasore.
Le azioni Pfizer sono scese brevemente prima di riguadagnare terreno e salire dell’1,3% alle 15:51 di mercoledì a New York.
Secondo la Guardia di Finanza, Pfizer avrebbe deciso di non distribuire dividendi durante il periodo dell’indagine, remunerando i propri azionisti attraverso il riacquisto di azioni proprie. Un altro modo elegante per non far notare come si stessero producendo profitti anche importanti e non dare troppo nell’occhio.

Per carità, questo annuncio è assolutamente caduto in modo casuale con il cambiamento di governo e le indagini provengono dal passato, ma è comunque un segnale importante che viene dato anche a paesi della UE che, fino ad oggi, hanno approfittato di una normativa fiscale europea troppo lasca diventando le “Cayman del Mare del Nord”, cioè i Paesi Bassi. non si può avere un mercato comune dei capitali senza regole fiscali simili. Altrimenti avremo sempre società come le multinazionali, come Stellantis-FIAT, o anche grandi società famigliari, che evaderanno legittimamente il fisco semplicemente trasferendo gli utili su filiali olandesi.


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