Attualità
Petrolio. gli armatori non sono riluttanti a mandare le petroliere in Russia
I proprietari di petroliere sono diventati riluttanti a offrire alle loro navi il caricamento di greggio dalla Russia per paura di essere colpiti in futuro da sanzioni economiche per la propria attività di nolo,se l’Occidente decidesse di applicare sanzioni più dure contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
Giovedì diversi broker navali e armatori hanno confermato a Bloomberg che stanno evitando di offrire le proprie petroliere per il trasporto di petrolio russo.
Due terzi delle esportazioni di petrolio greggio della Russia provengono dal mare, dai porti del Mar Nero e del Mar Baltico.
Dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina giovedì, gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno promesso di imporre un altro round di sanzioni contro Mosca.
Il primo round di sanzioni, pur tagliando alcune banche russe dai mercati internazionali e aumentando le sanzioni sul commercio con il debito sovrano russo, è stato deludente secondo gli analisti, e , di per se , non colpirebbe il settore energetico russo. Nessuna delle prime sanzioni annunciate dagli Stati Uniti o dall’Unione Europea, o dal Regno Unito, ha preso di mira una banca russa che finanzi le transazioni petrolifere e di gas della Russia, il che ha calmato il mercato energetico internazionale sul mancato coinvolgimento della Russia che esporta il 10% del petrolio e il 40% del gas mondiale.
All’inizio di questa settimana, un alto funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla Russia per aver riconosciuto due regioni separatiste nell’Ucraina orientale e aver inviato truppe lì non avrebbero preso di mira i flussi di petrolio e gas russi, né avrebbero preso di mira tali flussi nelle sanzioni successive che potrebbe essere imposto nel prossimo futuro. La successiva invasione sta portando però alla revisione di queste posizioni iniziali e i paesi occidentali hanno promesso una escalation sanzionatoria. per ora quello che hanno detto biden e la Von Der Leyen è stato estremamente deludente, al di la delle parole, e non fermerà di un metro l’attività russa. Però c’è spazio per altre azioni.
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