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“Persone che sanguinano”: nel paradiso Gender del servizio sanitario inglese non esistono più le mestruazioni femminili

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I termini “donne” e “ragazze” sono stati omessi dalle linee guida sulle mestruazioni finanziate dal Servizio Sanitario Nazionale, come rivela il DailyMail

Un sito web creato dal governo gallese per dare consigli sulle mestruazioni si riferisce a loro come “persone che sanguinano” e “metà della popolazione”, definizioni che potrebbero trarre in inganno e che non sono precise, ma che, evidentemente, sodisfano il desiderio di “Politically correct”. Parlare di “Donne” ormai sta diventando eccessivo, troppo violento.

L’uso di un linguaggio neutro dal punto di vista del genere ha riacceso la polemica sul fatto che le donne biologiche siano state cancellate da consigli cruciali per la salute pubblica. Gli esperti hanno avvertito che la formulazione potrebbe confondere le giovani ragazze vulnerabili provenienti da aree svantaggiate o la cui prima lingua non è l’inglese.

La guida è stata pubblicata da Bloody Brilliant, una risorsa online finanziata dal governo laburista decentrato. È stata creata nel 2021 con l’obiettivo di “rompere il tabù delle mestruazioni incoraggiando la conversazione su uno degli argomenti più normali e naturali”.

Il consiglio è l’ultimo esempio di “de-sessualizzazione” delle linee guida del Servizio sanitario nazionale.

All’inizio di quest’anno sempre il DailyMail e ha rivelato come termini come “donna” siano stati cancellati dalle pagine del NHS England sulla menopausa e sul cancro all’utero.

Bloody Brilliant, un sito web commissionato dal Servizio Sanitario Nazionale per fornire informazioni sul ciclo mestruale e per eliminare lo stigma che circonda le mestruazioni, è stato criticato per aver rifiutato di menzionare “donne” e “ragazze”, riferendosi invece a “persone che sanguinano”. Gli autori del sito affermano di voler “dare potere a tutti coloro che sanguinano” e che le persone non dovrebbero sentirsi in imbarazzo per qualcosa che ha “metà della popolazione”.
+12, il chè è giusto, peccato che le mestruazioni siano qualcosa di prettamente femminile. Se un maschio ha un sanguinamento è per una ferita o una lesione interna, per cui escludere la differenziazione maschio – femmina può causare confusione e danni potenziali.

Mi chiedo come proprio le stesse femministe non si oppongano e protestino per questa cancellazione dei termini “Donna”, “Ragazza”, o “Femmina”, come se fossero qualcosa di sporco, da ignorare e cancellare. Eppure, in nome del “Politically correct” e del “Gender”, il 50% della popolazione diventa qualcosa da ignorare. Questi sono i risultati di una perversione culturale che è fra noi.


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