Economia
Perfino nella ricca Germania la malnutrizione è un’emergenza in Ospedale
Anche in Germania vi è una carenza di cura nutrizionale negli ospedali, e si calcola che ben in 50 mila muoiano negli ospedali per la cattiva nutrizione
Un recente rapporto riportato dal quotidiano Merkur evidenzia una criticità allarmante nel sistema sanitario tedesco: la malnutrizione ospedaliera sta causando circa 55.000 morti evitabili all’anno, nonostante esistano soluzioni concrete per prevenire questo fenomeno attraverso terapie nutrizionali personalizzate.
Il dottor Matthias Pirlich, vicepresidente della Società tedesca di medicina nutrizionale, ha portato all’attenzione pubblica durante la settimana della campagna contro la malnutrizione un dato preoccupante: tra il 20% e il 30% dei pazienti ospedalizzati soffre di malnutrizione. Questa condizione non solo triplica il rischio di complicazioni, ma prolunga anche i tempi di degenza fino al 40%.
Il problema non riguarda esclusivamente la popolazione anziana. Secondo i dati della KNA, il 23% dei pazienti pediatrici ricoverati presenta problemi di malnutrizione. Il dottor Frank Jochum, specialista in medicina pediatrica, sottolinea come questa condizione possa aggravare particolarmente le patologie neurologiche e causare effetti negativi a lungo termine sulla salute.
L’aspetto economico della questione è significativo. Una terapia nutrizionale adeguata potrebbe generare un risparmio di circa 9 miliardi di euro in sei mesi post-dimissione. Tuttavia, la situazione attuale vede un budget per pasto/paziente di soli 5-6 euro, una cifra insufficiente per garantire una nutrizione equilibrata.
Il presidente della società specializzata, Gert Bischoff, definisce questa situazione una “dimostrazione di povertà” per un paese ricco come la Germania. Il problema è aggravato dal fatto che oltre il 40% dei pensionati dispone di un reddito netto inferiore a 1.250 euro.
La carenza strutturale è evidente: meno del 10% degli ospedali tedeschi dispone di team nutrizionali qualificati per identificare e trattare la malnutrizione.
Non è che la situazione in Italia sia molto migliore, anzi: il problema non sembra essere la scarsità di centri nutrizionali ospedalieri, che sono 94 nella Penisola, quanto la loro disomogean distribuzione. Ci sono regioni che hanno apprezzato questa attività, altre che l’hanno quasi ignorata. Ad esempio abbiamo 14 centri nutrizionali ospedalieri in Piemonte, e solo uno negli Abruzzi. Evidentemente non tutte le regioni apprezzano l’importaza della dieta ospedaliera nello stesso modo.
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