Attualità
Per un centesimo in più
Ai cari amici della Coldiretti.
Il latte italiano viene pagato ai produttori intorno ai 33 centesimi al litro, una cifra che non basta neanche a coprire le spese. Da qualche giorno la Coldiretti ha promosso una protesta ad oltranza a cui ha aderito la gran parte dei produttori: l’obiettivo è di poter avere qualche centesimo in più al litro.
Piuttosto che pensare alle elemosine del ministero dovreste capire da dove iniziano i vostri guai.
Possibile che nessuno vi spieghi che se continuerà su questa strada siete destinati tutti al fallimento?
Molti ve la farete la domanda
“Ma i tedeschi come fanno ad avere prezzi così bassi?”
Purtroppo non riuscite a darvi una risposta, se non la solita inerente tasse, balzelli e costi dell’energia e dei trasporti decisamente più bassi dei nostri.
Ed è vero, ci mancherebbe.
Ma da dove nasce questa differenza lo sapete?
Avrete sentito parlare spesso del termine “inflazione”:
sappiate che tutto parte da questa parola.
Quando fai un’unione monetaria con nazioni che hanno inflazione più bassa e non puoi più scaricarla sul cambio (come avveniva ai tempi della Lira) e si accumula per 20 anni, per ritornare competitivo, sei costretto a scaricarla sui salari e sui ricavi.
Quando avrai tagliato anche l’impossibile e non ci sarà più nulla da tagliare non potrai che chiudere o fallire.
Cari amici della Coldiretti vi chiedo ancora uno sforzo, l’unico che potrà salvarci: studiate l’inflazione.
L’unico modo perché L’Italia possa sopravvivere è l’uscita dall’€uro e dalla UE, almeno da questa UE delle multinazionali e della finanza.
Alternative non ve ne sono.
Inutile protestare per qualche centesimo in più: l’anno prossimo non sarà più sufficiente poiché l’€uro è una moneta che non possiamo governare e che avvantaggia solo la ex-zona Marco -Germania in primis-.
E’ da quando abbiamo sposato l’€uro accade: dapprima ti conviene comprare il mutuo olandese o l’auto tedesca e poi si finisce che non avrai altra alternativa all’importare il pane e, appunto, il latte.