Economia
Per il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, la Zes unicaè fondamentale per il Sud

‘La Zes unica, con le semplificazioni burocratiche e col credito di imposta sugli investimenti al Sud, con uno stanziamento di risorse pubbliche di 4,8 miliardi negli ultimi due anni ha gia’ generato 28 miliardi di investimenti e 35 mila posti di lavoro, con un pil prodotto del 4 per cento. Questa e’ la via giusta da percorrere per la crescita del Paese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, a margine dell’assemblea di Confindustria Sardegna Meridionale a Cagliari. “Serve dare continuità a questi strumenti efficaci che creano opportunità nelle politiche di sviluppo, dal Sud al Nord’, ha aggiunto.
Di Sud e Zes unica, Orfini aveva già parlato dieci giorni fa all’assemblea degli industriali di Napoli, “Per noi è fondamentale essere nei territori e in questo momento Napoli sta dimostrando di avere una reazione molto importante per il Mezzogiorno che, come si sta vedendo anche dagli ultimi dati, sta diventando un pezzo di motore importante per il Paese. Serve fare cose subito sia in Europa che in Italia – ha aggiunto – quindi anche per questo, già dal 27 maggio, abbiamo lanciato un piano straordinario per il Paese e l’Europa che va nella direzione di far crescere tutto il Paese” Poi, in merito alla Zes unica del Mezzogiorno il presidente Orsini aveva sottolineato un dato che bene chiarisce il successo di questa iniziativa promossa dall’ex ministro Fitto, sotto l’abilissima regia dell’avvocato Giosy Romano “717 nuove richieste di investimenti, per un totale di 28 miliardi.”
“Il dato sulle richieste del credito d’imposta ZES Unica, che è di oltre cinque volte superiore rispetto alla dotazione prevista, testimonia la risposta straordinaria da parte delle imprese meridionali a questo strumento, che si riflette sulla maggiore propensione agli investimenti. Riteniamo che il credito d’imposta sia una componente essenziale dell’operazione ZES Unica, e lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro è certamente il più alto di sempre. Tuttavia, chiediamo al Governo di mettere in campo il massimo sforzo per venire incontro a questa forte domanda. Ora bisogna valutare insieme quale potrebbe essere il fabbisogno reale per utilizzare al meglio questa straordinaria occasione e supportare il dinamismo e le aspettative del sistema produttivo meridionale” ha detto ancora a Cagliari Orsini.
Negli ultimi anni, le performance economiche del Mezzogiorno sono in recupero rispetto al Centro-Nord. L’Indice sintetico dell’economia meridionale ha raggiunto quota 541,3, in aumento di circa 70 punti rispetto al 2019, con un recupero di quasi 3 punti nel differenziale con il Centro-Nord (da 51 a 48,1 p.p.).
Le leve di questa ripresa includono l’occupazione che cresce di 5,5 punti percentuali rispetto al 2019, l’export che registra +30 punti percentuali rispetto al 2019 e gli investimenti, in forte accelerazione, con ulteriore spazio di crescita. Le stime SRM per il 2024 indicano una crescita del PIL del +0,6%, con una dinamica confermata anche per il 2025, ancora in linea con le medie nazionali grazie essenzialmente al ruolo degli investimenti.
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