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Pechino cede: concessa ridiscussione dei pagamenti Evergrande

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Giovedì la Cina ha ceduto alle pressioni dell’economia e della finanza e, secondo Bloomberg, ha accettato la proposta di China Evergrande per rinegoziare le scadenze di pagamento con le banche e altri creditori, aprendo la strada a una sospensione temporanea delle scadenze dei debiti, mentre lo sviluppatore a corto di liquidità fatica a far fronte a più di 300 miliardi di dollari di debiti.

La notizia arriva un giorno dopo che REDD ha riferito mercoledì sera che Evergrande prevede di sospendere il pagamento degli interessi sui prestiti di due banche scadenti il 21 settembre, aggiungendo che lo sviluppatore immobiliare più grande della Cina ha chiesto a un creditore di attendere i dettagli su un piano di estensione. Non che servirà a molto, ovviamente, poiché Evergrande non è stata in grado di liquidare nemmeno il suo bene immobile più importante – il suo quartier generale – a prezzo di costo.

In ogni caso, mentre le obbligazioni di Evergrande crollavano nelle ultime settimane, il Comitato cinese per la stabilità e lo sviluppo finanziario, il principale regolatore finanziario della nazione, aveva già dato la sua benedizione al piano di Evergrande il mese scorso, dopo che il gigante immobiliare non aveva pagato gli interessi e il capitale su alcuni prestiti, ha detto una fonte di Bloomberg.

Dopo aver ottenuto la benedizione del governo, Evergrande ha già contattato alcune banche e trust per richiedere proroghe delle scadenze, secondo Bloomberg anche se non era chiaro quante di queste discussioni – se ce ne sono state – abbiano portato ad accordi effettivi. Come promemoria, tutto ciò che serve a un creditore per esitare di fronte al mancato pagamento per il verificarsi di un evento tecnico d’inadempimento.

Forse altrettanto importante, apprendiamo che la sospensione dell’ultimo minuto di Evergrande arriva quando le principali banche della società avevano discusso l’istituzione di  un comitato dei creditori, passo necessario per gestire un bancarotta, salvo poi concedere un poco più di tempo al’ultimo minuto.

Proprio l’intricata rete di obblighi di Evergrande nei confronti di banche, “Shadow bank”, obbligazionisti, fornitori e proprietari di case è diventata una delle maggiori fonti di rischio finanziario nella seconda economia mondiale. Sebbene il governo cinese abbia pubblicamente esortato la società a risolvere i suoi problemi debitori, mancava comunque un accordo con lo stato per poter ristrutturare tutto l’enorme debito, ma la ridiscussione concordata dei termini di pagamento è un passo in questa direzione. Purtroppo è anche una conferma che prestare soldi in Cina non significa riottenerli in scadenza, anche quando il debitore è un colosso.


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