Attualità
Paypal inventa, e poi si rimangia, una multa da 2500 Dollari per i “pagamenti impropri” e quindi affonda
Le azioni di PayPal sono scese di oltre il 6% (pari a circa 5 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato) nelle prime contrattazioni di lunedì, dopo che una massiccia campagna su Internet per la cancellazione dei conti è diventata virale in risposta alla politica, ora revocata, dell’azienda che prevedeva una multa di 2.500 dollari per gli utenti che avessero presumibilmente promosso “disinformazione” o “odio”.
L’azienda ha fatto marcia indietro sulla linea del contratto con gli utenti, secondo cui per ogni violazione delle linee politiche della società, PayPal prelevava soldi direttamente dai conti, 2500 dollari per violazione. Una cosa che nessuna società di pagamenti pensi neanche lontanamente di fare, perché distruggerebbe la propria credibilità. Invece PayPal lo ha fatto.
Questa comunicazione ha scatenato l’indignazione, ma la società ha fatto anche di peggio, sostenendo che la sanzione di 2.500 dollari sia stata inviata “per errore” e “includeva informazioni errate”. Come se gli utenti fossero tutti un gruppo di fessi che si bene qualsiasi cosa.
“Recentemente è stato inviato per errore un avviso di AUP che includeva informazioni errate. PayPal non multa le persone per informazioni errate e questo linguaggio non è mai stato inserito nella nostra politica“, ha dichiarato un portavoce di PayPal a The Epoch Times in un’e-mail. “I nostri team stanno lavorando per correggere le pagine della nostra politica. Siamo spiacenti per la confusione che questo ha causato“, ha aggiunto il portavoce. E anche se fosse vero sarebbe gravissimo: una società di queste dimensioni che fa un errore di queste dimensioni è clamoroso, assolutamente incomprensibile.
Gli utenti hanno ovviamente preso la cosa molto, ma molto male. Un bel po’ hanno proprio abbandonato il servizio:
What a relief! Suck it PayPal. #CancelPaypal pic.twitter.com/tM23EhAfkD
— Tara Lee (@sarcastic_tara) October 8, 2022
Poi le azioni di PayPal poi sono cadute di oltre il 5%….
Gli azionisti hanno capito bene che anche il solo pensare che una società di pagamenti possa arbitrariamente multare i propri clienti per, magari, aver fatto dei post sui social, togliergli arbitrariamente 2500 dollari è da pazzi, da far chiudere immediatamente la società di pagamento stessa. Però questa e la situazione corrente in queste grandi società, schiave del politically correct.
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