Analisi e studi
Patrizi e Plebei: mascherine e distanziamento solo se siete dei poveracci (di Giuseppe PALMA)
Sera del 10 agosto. Notte stellata, ma anche di Stelle cadenti. Dalla notte di San Lorenzo del Pascoli alle notti dei novelli scriba del potere, il declino dell’intellighenzia nostrana è un fatto compiuto, sotto gli occhi di tutti. E fin qui nulla di nuovo. Ma che ora quel declino culturale, forse irreversibile, diventi élite, è davvero troppo. Nella notte stellata del poeta della cavallina storna, Ministro degli Esteri e novelli scriba del potere si fanno fotografare senza mascherina e senza distanziamento sociale. Forse ciascuno era con la propria fidanzata, non lo so, ma credo altamente improbabile che i sei della foto siano tutti conviventi dello stesso nucleo familiare. Una foto pubblicata addirittura sul profilo facebook del titolare della Farnesina, con tanto di abbracci e risate. La versione moderna dell’ “io so’ io, e voi non siete un cazzo” di sordiana memoria: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3255971041106086&id=522391027797448
Per carità, va benissimo, se non fosse che da cinque mesi il popolo italiano è bersagliato da spot di ministri, scrivani e virologi da passerella – uno contro l’altro che dicono tutto il contrario di tutto – sull’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento sociale. Da un lato i Plebei inseguiti sulla spiaggia dagli elicotteri, dall’altro i Patrizi che si fanno fotografare senza mascherina e senza rispettare la distanza personale di almeno un metro. Eppure sono mesi che i Patrizi dicono ai Plebei di mettere la mascherina e di mantenere la distanza sociale! E se qualche Plebeo non si adegua, nella migliore delle ipotesi è trattato come un novello Gian Giacomo Mora, il nuovo untore da sbattere in pasto all’ira del popolaccio, nella peggiore un “negazionista” da bastonare, da condannare a damnatio memoriae. E se appartieni o sei simpatizzante di un qualsiasi partito dell’opposizione, meriti la crocifissione in sala mensa, di fantozziana memoria.
Ma se sei uno che sta dalla “parte giusta”, quella del recinto giallo-rosso ben appoggiato dalla stampa di regime, la mascherina non serve a nulla. Esattamente come il distanziamento sociale, roba da Plebei.
Ed ecco che allora anche quelli delle scie chimiche possono diventare élite, novelli Patrizi. Tacete, Plebei! Indossate la mascherina e siate vigili, altrimenti sarete sbattuti in casa per un nuovo lockdown. “Noi semo noi, e voi non siete un cazzo!“.
di Giuseppe PALMA
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Consigli letterari:
di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, “DEMOCRAZIA IN QUARANTENA. Come un virus ha travolto il Paese“, Historica edizioni.
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