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Pakistan: il Fondo Monetario vuole l’aumento della benzina. Alimenterà le tensioni interne?

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Il governo pakistano ha aumentato i prezzi dei carburanti a partire da venerdì per soddisfare una condizione chiave posta dal Fondo Monetario Internazionale per il rilancio del suo programma di salvataggio.

L’amministrazione del primo ministro Shehbaz Sharif ha aumentato il costo della benzina e del diesel di 30 rupie al litro ciascuno (0,14 euro), ha dichiarato il ministro delle Finanze Miftah Ismail in un post su Twitter. La decisione arriva un giorno dopo che le due parti hanno terminato una settimana di colloqui senza raggiungere un accordo per rilanciare il prestito in stallo.

La ripresa del salvataggio da parte del FMI dovrebbe fornire l’aiuto necessario per mantenere a galla l’economia della nazione sud-asiatica ed evitare un default. Le azioni sono crollate e la rupia pakistana è scesa del 9% nell’ultimo mese, registrando la peggiore performance tra i Paesi asiatici, secondo i dati compilati da Bloomberg. Il titolo in dollari del Paese è sceso ai minimi storici la scorsa settimana.

Il programma annunciato nel 2019 era stato sospeso all’inizio di quest’anno dopo che il primo ministro deposto Imran Khan aveva ridotto i prezzi del carburante e poi li ha congelati per quattro mesi, costando al governo 600 milioni di dollari al mese in sussidi. Il premier Sharif ha rinviato l’aumento dei prezzi per tre volte da quando è salito al potere l’11 aprile, causando il panico nei mercati sulla possibilità che il governo sia in grado di riprendere il programma del FMI.

Il team del Fondo ha sottolineato l’urgenza di “azioni politiche concrete”, tra cui l’eliminazione dei sussidi per il carburante e l’energia e il bilancio dell’anno fiscale 2023 per raggiungere gli obiettivi del programma, ha dichiarato il FMI in un comunicato del 25 maggio. C’è però un problema: proprio gli aumenti di carburante hanno portato alle manifestazioni e alle proteste che hanno causato la caduta del governo Khan. In quel momento il carburante costava 136 rupie al litro, ora arriverà a 180. Questo avrà degli effetti sensibili sull’inflazione in un momento in cui anche i prezzi dei beni di prima necessità stanno aumentando. Il FMI vuole un governo che non abbia paura nell’applicare anche politiche altamente impopolari, ma, vista la tensione crescente e quello che è successo in Sri Lanka, rischia di restare SENZA un governo che obbedisca, e questo in una potenza nucleare. 

 


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