Attualità
Pagamenti alle PMI in 30 Giorni? Vedremo se è possibile
La Commissione dell’Unione Europea ha presentato una nuova proposta di regolamento per affrontare i ritardi nei pagamenti commerciali, con un focus sulla protezione delle piccole e medie imprese (PMI),, coome ben riportato da ItaliaOggi
Questa proposta mira a introdurre norme più chiare e rigorose per garantire che i pagamenti siano effettuati in modo tempestivo e a promuovere la competitività delle imprese nell’UE
I principali punti della proposta includono:
- Limite massimo di 30 giorni: La nuova proposta stabilisce un limite massimo di 30 giorni per i pagamenti nelle transazioni commerciali, comprese quelle coinvolgenti la pubblica amministrazione. Questo limite sarà uniforme in tutti i paesi dell’Unione Europea.
- Pagamento automatico degli interessi e delle commissioni di compensazione: La proposta prevede il pagamento automatico degli interessi maturati e delle commissioni di compensazione in caso di ritardo nei pagamenti. Ciò dovrebbe incentivare le aziende a rispettare i termini di pagamento.
- Misure di esecuzione e ricorso: Vengono introdotte nuove misure per proteggere le imprese dai cattivi pagatori. Queste misure dovrebbero semplificare il processo di recupero dei pagamenti in ritardo e garantire che le PMI siano in grado di far valere i propri diritti.
L’obiettivo di queste misure è affrontare il problema dei ritardi nei pagamenti commerciali, che ha un impatto significativo sulle PMI. Si sottolinea che un quarto dei fallimenti aziendali è causato da ritardi nei pagamenti e che molte fatture vengono pagate in ritardo o addirittura non pagate. Questo ha un effetto a catena che influisce sulla competitività delle imprese, aumenta i costi di finanziamento e provoca ulteriori ritardi nei pagamenti.
La Commissione sostiene che una riduzione anche di un solo giorno nei ritardi di pagamento potrebbe portare a significativi risparmi per le imprese dell’UE e migliorare il flusso di cassa complessivo. Inoltre, si cerca di affrontare le asimmetrie tra debitori e creditori, che spesso portano i fornitori a accettare condizioni di pagamento ingiuste.
Queste misure fanno parte di un pacchetto legislativo più ampio volto a sostenere la competitività delle imprese nell’Unione Europea. La Commissione ritiene che garantire il pagamento tempestivo delle fatture sia fondamentale per il funzionamento efficace delle imprese e per promuovere una sana economia all’interno dell’UE.
Sarà interessante vederla applicata
Sarà veramente interessante vedere una norma del genere applicata in Italia, soprattutto dalla Pubblica Amministrazione. Secondo i radicali il debito dello Stato nel confronto dei fornitori è pari a 60 miliardi, pari al 2,6% del PIL. Mi sembraa piuttosto dubbio che basti una direttiva europea per risolvere il problema, e mi sa che sarà più adeguato già prevedere il pagamento degli interessi in faatturra.
Inoltre i pagamenti sono importanti, ma altrettanto importante è il carico burocratico sulle spalle delle piccole aziende, l’immensa quantità di carca e controlli a cui sono sottoposti. Inviterei il dirigente pubblico ad aprire un bar o una panetteria per provarlo in pratica. Senza dimenticare che senza domanda interna non c’è produzione.
L’incasso è quindi un elemento impportante, ma assolutamente non l’unico, per garantire al sopravvivenza e la crescita del tessuto delle PMI europeo. E ripetiamo: poi queste norme bisogne vederle applicate in pratica.
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