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Ops: anche i media mainstream USA iniziano a interessarsi agli scandali della famiglia Biden

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Gli scandali della famiglia Biden iniziano a diventare oggetto di domante nelle conferenze stampa ufficiali sia della Casa Bianca, sia del Dipartimento di Giustiza (DOJ), mettendo in grave difficoltà i rispettivi portavoce. Una situazione che lascia presagire come le varie notzie sugli scandali dei Biden, che riguardano evasione fiscale, pporto d’arme abusivo, finanziamenti non chiari da Ucraina e Cina, saranno presto sulle pagine di giornali che, fino a ieri, si rifiutavano di parlarne. Pare che solo il New York Times, sede della sinistra bene, ancora faccia finta di nulla.

Durante la conferenza il portavoce di Biden Kirby si rifiuta di rispondere ad una domanda circa i legami fra i cinesi, Hunter Biden e Joe Biden fattagli da un noto commentatore TV

 

Quindi, dopo che Kirby se n’è andato, Karine Jean-Pierre, addetta stampa della Casa Bianca, ha tentato di limitare i danni, ma è stata bombardata di domande a ripetizione.

“Non ho intenzione di entrare in discussioni sulla famiglia”, ha detto, quando le è stato chiesto perché Hunter abbia partecipato a una cena di Stato alla Casa Bianca con funzionari indiani e il giudice Merrick Garland giovedì sera, appena dopo aver concluso un accordo con il Dipartimento di Giustizia in cui si confessava colpevole di diversi reati.

La stampa ha raddoppiato, con un giornalista che ha chiesto: “Kirby non ha risposto alla domanda di James. Risponderà alla domanda? Non è una domanda irragionevole da porre se il Presidente è stato coinvolto, come sembra suggerire questo messaggio, in una sorta di conversazione coercitiva per un affare del figlio. Se non lo fosse, forse dovrebbe dircelo?“.

 


Anche la CNN, il media mainstream filo Dem per eccellenza, ormai ammette che c’è un problema, ed è grosso…

 

 

Giovedì il presidente Smith dell’Internal revenue Service, il fisco USA,  ha reso note le testimonianze degli agenti dell’IRS che sostengono che il Dipartimento di Giustizia ha interferito nelle indagini su Hunter e sta sopprimendo le prove delle malefatte del primo figlio. In una parte della testimonianza dell’agente speciale di supervisione criminale dell’IRS Gary Shapley, l’agente dell’IRS ha affermato che gli investigatori hanno scoperto un messaggio WhatsApp del 30 luglio 2017 che Hunter ha inviato a Henry Zhao, CEO di Harvest Fund Management.

“Sono seduto qui con mio padre e vorremmo capire perché l’impegno preso non è stato rispettato. Dica al direttore che vorrei risolvere la questione ora prima che sfugga di mano, e ora significa stasera”, ha scritto Hunter a Zhao, secondo la testimonianza di Shapley.

L’avvocato di Hunter non ha negato l’autenticità del messaggio WhatsApp in una dichiarazione a Fox News, anche se ha suggerito che era fuorviante o poteva essere falso.

“Le fughe di notizie selettive, parziali e politicamente motivate, hanno afflitto questa vicenda per anni. Non solo sono irresponsabili, ma anche illegali”. Un attento esame del documento rilasciato pubblicamente ieri da un individuo molto parziale solleva seri dubbi sul fatto che sia ciò che sostiene. È pericolosamente fuorviante trarre conclusioni o inferenze sulla base di questo documento”, ha dichiarato l’avvocato di Hunter, Chris Clark. “L’indagine del DOJ ha riguardato un periodo che per il mio cliente è stato di agitazione e dipendenza”.

“Qualsiasi parola o azione verificabile del mio cliente nel mezzo di una terribile dipendenza è esclusivamente sua e non ha alcun legame con nessuno della sua famiglia”, ha aggiunto Clark.

La tattica difensiva dei Biden è fare finta di nulla. Sino a quando potrà andare avanti?


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