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Economia

Ondata di licenziamenti in Meta: la scure cala anche sui dipendenti con ottime valutazioni

META licenzia circa 4000 dipendenti, portando uno shock nella sua forza lavoro, perché ad essere licenziati sono stati anche dei lavoratori con buone performace, che non pensavano di meritarlo. La finanzia non guarda in faccia a nessuno

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L’ultima tornata di licenziamenti in Meta ha lasciato il segno, non solo per il numero di dipendenti coinvolti – quasi 4.000 – ma anche per le modalità e le categorie di lavoratori colpiti.

Sebbene l’azienda avesse inizialmente motivato i tagli come una strategia per snellire l’organico e concentrarsi sui dipendenti meno performanti, le testimonianze raccolte da Business Insider dipingono un quadro ben diverso. Sembra infatti che a perdere il posto siano stati anche lavoratori che, fino a poco tempo prima, avevano ricevuto valutazioni positive sulle loro prestazioni.

Evidentemente la volontà di fare utili e di mostrare buone prestazioni finanziarie ha avuto la meglio su ogni altra considerazione.

Valutazioni positive, licenziamento inatteso

Business Insider ha parlato con otto dipendenti licenziati, i quali hanno dichiarato di aver ricevuto valutazioni “Al di Sopra delle Aspettative” o “In Linea con le Aspettative” nelle loro recensioni di metà anno 2024. Queste valutazioni rappresentavano il livello intermedio nel sistema di valutazione a tre livelli di Meta, indicando una performance soddisfacente e in linea con le aspettative aziendali. La sorpresa e la confusione di questi dipendenti sono state enormi quando hanno appreso di essere inclusi nella lista dei licenziamenti.

La situazione si fa ancora più paradossale considerando che, secondo quanto riportato da questi stessi dipendenti, le loro valutazioni sarebbero state improvvisamente declassate a “Soddisfa la Maggior Parte”, uno dei livelli inferiori nel sistema di valutazione di fine anno di Meta.

Questo declassamento, percepito come repentino e immotivato, li ha resi, di fatto, eleggibili per i licenziamenti di lunedì. Per ovvie ragioni di riservatezza e timore di ripercussioni, i dipendenti hanno chiesto di rimanere anonimi.

La strategia interna: tagliare ovunque per raggiungere gli obiettivi

La decisione di licenziare un numero così elevato di dipendenti rientra in un piano più ampio di Meta, annunciato a gennaio, che prevede il taglio di circa il 5% della forza lavoro. Sebbene la comunicazione ufficiale parlasse di “tagliare i rami secchi”, ovvero i dipendenti meno performanti, una direttiva interna inviata ai manager da Hillary Champion, direttrice delle risorse umane di Meta, e visionata da Business Insider, rivela una strategia più ampia e meno selettiva. Questa direttiva autorizzava infatti i manager a includere nei tagli anche dipendenti con valutazioni più alte, qualora non fosse stato possibile raggiungere gli obiettivi di riduzione del personale agendo solo sui dipendenti con le valutazioni più basse.

Meta Facebook quaotazioni

Questa direttiva, rimasta inizialmente confinata ai vertici aziendali, ha colto di sorpresa molti dipendenti quando si sono ritrovati inclusi nei licenziamenti. Un dipendente ha raccontato a Business Insider: “Quando ho ricevuto l’email, sono rimasto sorpreso, soprattutto perché ho sempre avuto ottime valutazioni e non c’erano segnali di problemi negli ultimi sei mesi.”

Il paradosso di Meta: tagliare per investire nell’IA

Dietro a questa ondata di licenziamenti si cela la strategia di Mark Zuckerberg di snellire la forza lavoro di Meta, mentre l’azienda investe miliardi di dollari nei settori dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale. I tagli potrebbero diventare un evento annuale, con Meta intenzionata a “fare pulizia” regolarmente tra i dipendenti considerati meno performanti.

Parallelamente, l’azienda prevede di aumentare le assunzioni di ingegneri specializzati in machine learning per rafforzare il suo impegno nel campo dell’IA. Siamo evidentemeente però davanti anche a un caso in cui la AI sta comportanto un taglio nei posti di lavoro.

La frustrazione e il timore per il futuro

Molti dipendenti licenziati si sentono traditi dalla narrazione pubblica di Meta, che ha presentato i tagli come mirati esclusivamente ai dipendenti con performance costantemente basse. Il contrasto tra questa narrazione e la realtà dei fatti, che vede licenziati anche dipendenti precedentemente ben valutati, genera frustrazione e rabbia.

Alcuni dipendenti hanno condiviso sulla piattaforma di comunicazione interna di Meta, Workplace, screenshot delle loro valutazioni passate, mostrando performance positive e in linea con le aspettative per anni, prima del declassamento improvviso. Un dipendente, licenziato poco dopo il rientro dal congedo parentale, ha mostrato una valutazione “Al di Sopra delle Aspettative” ricevuta all’inizio del 2024. “Sono super confuso su come sono stato licenziato,” ha scritto, “Penso ancora che sia un errore.”

La sensazione diffusa tra i dipendenti è quella di essere stati strumentalizzati e di vedere la propria reputazione professionale danneggiata dalla narrazione aziendale che li dipinge come “low performer”. “La parte più difficile è che Meta dichiara pubblicamente di tagliare i dipendenti meno performanti, quindi ci sentiamo come se avessimo la lettera scarlatta sulla schiena,” ha confessato un altro dipendente a Business Insider. “La gente deve sapere che non siamo dei lavativi.”

Un altro dipendente ha aggiunto: “Sfido apertamente la narrazione di Meta di tagliare solo i dipendenti meno performanti. Faccio davvero fatica a credere di essere stato un dipendente di basso livello, basandomi sui feedback che ho ricevuto in passato dal mio manager.” Un ulteriore dipendente ha addirittura affermato che il suo manager non gli aveva dato alcun segnale che il suo posto di lavoro fosse a rischio.

Resta l’amaro in bocca per i dipendenti di Meta che, nonostante le valutazioni positive e l’impegno profuso, si ritrovano improvvisamente senza lavoro, vittime di una strategia aziendale che sembra privilegiare i numeri e i bilanci rispetto al valore delle persone.


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