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La variante Omicron ammazza il prezzo del petrolio. Durerà?

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L’annuncio della “Orribile” variante Omicron, l’ultima trovata del Covid, ha messo un po’ di timori di un nuovo lockdown, proprio temporalmente perfetto per  giustificare i fallimenti delle politiche di contenimento sinora applicate. Fra gli effetti collaterali il calo dei prezzi del petrolio , nella prospettiva di nuovi lockdown.

il WTI ha perso il 13% in una seduta, un calo che non si vedeva da anni.

Siamo tornati sotto i 70 dollari, un valore che non si vedeva da qqualche mese.

Si tratta del calo più forte in una singola giornata dal maggio del 2020 e siamo tornati indietro, in un solo giorno, al prezzi di tre mesi fa. La spinta è stata talmente forte che i paesi Opec+ pare stiano valutando se continuare o meno negli aumenti di produzione concordati precedentemente per aiutare la ripresa mondiale e non far calare i prezzi.

Certo che questa variante è veramente tempestiva: quando la diminuzione delle scorte negli USA, con la liberazione di 50 milioni di tonnellate dai depositi, si è rivelata perfettamente inutile nella riduzione dei prezzi, ecco che arriva puntuale come un treno espresso una variante di cui, sinora, si sa pochissimo, ma che da un giorno all’altro è diventata il terrore dell’occidente. Giusto per portare il timore di una nuova stretta economica e far calare i consumi. Una bella fortuna per Biden che non sapeva più cosa inventarsi per contenere i prezzi dei carburanti alla pompa.

 


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