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Nuovo Show Disney cerca di far credere che gli uomini abbiano il ciclo mestruale.

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La Walt Disney Company, che di recente ha suscitato polemiche per l’inserimento di ideologie sessuali e di genere radicali nei suoi programmi per bambini, è finita di nuovo sotto esame dopo che una clip della nuova serie “Baymax!” ha mostrato l’omonimo robot infermiere che accetta consigli sui prodotti mestruali da una persona transgender.

Il video è stato ottenuto e condiviso dall’autore e regista conservatore Christopher Rufo. All’inizio di quest’anno, Rufo ha reso pubblico il video di una telefonata interna all’azienda, in cui i dirigenti Disney hanno discusso l'”agenda gay per nulla segreta” dell’azienda, compresa la spinta per un maggior numero di personaggi dei cartoni animati LGBT.

Ho ottenuto un video filtrato esternamente del prossimo show della Disney “Baymax”, che promuove la bandiera transgender e l’idea che gli uomini possano avere il ciclo mestruale a bambini di soli due anni”, ha scritto Rufo in un post del 28 giugno su Twitter. “Fa tutto parte del piano della Disney per riorganizzare il discorso sui bambini e la sessualità”.

 

Nella clip di 27 secondi si vede Baymax in piedi nella corsia dei prodotti per l’igiene femminile di un negozio. Quando chiede a una donna accanto a lui un suggerimento, la donna sembra essere sorpresa ma comunque consiglia “gli assorbenti che uso di solito”, prima che diversi altri clienti si uniscano per offrire consigli.

“Preferisco gli assorbenti, sono più comodi per me”, dice una donna al robot gonfiabile.

“Io prendo sempre quelli con le ali”, consiglia una persona di sesso maschile che indossa una bandiera transgender.

“Prendete quelli non profumati e senza candeggina, se potete”, dice un’altra donna.

“Mia figlia li adora!”, dice un uomo mentre mostra a Baymax un altro prodotto.

“Questi potrebbero essere più facili se è il suo primo ciclo”, propone un’altra donna. “Sono davvero ecologici!”.

Dibattito sull’appropriatezza
La clip ha scatenato un dibattito sui social media per stabilire se il messaggio sia appropriato per una serie animata rivolta direttamente agli spettatori più giovani, con molti che accusano la Disney di cercare di normalizzare per i bambini l’idea che i maschi biologici possano avere le mestruazioni.

“Ho 4 figli, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, che guarderebbero questo film e li metterebbe tutti a disagio. Qual è lo scopo?”, ha scritto su Twitter la giornalista Nicole Russell.

Altri, invece, hanno applaudito l’inclusione del discorso sulle mestruazioni e hanno liquidato le preoccupazioni di Rufo come “teoria della cospirazione”.

Rimane il fatto che non sembra molto approrpiato fare pubblicità gender a bambini sotto i sei anni, ma ormai la Disney, che una volta animava Biancaneve, ormai è partita per altri lidi.


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