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Cinque paesi produttori di petrolio presentano domanda per entrare nei BRICS

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L’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l’Algeria, l’Egitto, il Bahrein e l’Iran hanno chiesto formalmente di entrare a far parte del gruppo di nazioni BRICS, che si prepara a tenere il suo vertice annuale in Sudafrica. L’accesso darebbe un ulteriore peso economico all’associazione e ridurrebbe ancora di più il valore economico dell’Occidente.

Secondo Anil Sooklal, ambasciatore del Sudafrica presso il gruppo, in totale sono 19 le nazioni che hanno espresso interesse ad aderire al blocco dei mercati emergenti composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Si discuterà dell’espansione dei BRICS e delle modalità con cui ciò avverrà…”. Tredici Paesi hanno chiesto formalmente di aderire e altri sei lo hanno fatto in modo informale. Riceviamo richieste di adesione ogni giorno”, ha dichiarato il funzionario sudafricano a Bloomberg all’inizio della settimana.

Il vertice annuale dei BRICS si terrà a Città del Capo nella prima settimana di giugno. I ministri degli Esteri dei cinque Stati membri hanno confermato la loro partecipazione.

All’inizio di questo mese, Bloomberg ha rivelato che i BRICS dovrebbero presto superare gli Stati del G7 guidati dagli USA nelle aspettative di crescita economica. Secondo la loro analisi, mentre i Paesi del G7 e del BRICS hanno contribuito in egual misura alla crescita economica globale nel 2020, la performance del blocco guidato dall’Occidente è recentemente diminuita. Entro il 2028, si prevede che il G7 rappresenterà solo il 27,8% dell’economia globale, mentre i BRICS il 35%.

Inoltre con l’accesso dei cinque nuovi paesi produttori di petrolio il blocco diventerà un elemento di influenza nel settore dell’energia e della materia prima. 

Le stime sono arrivate poche settimane dopo che il vicepresidente della Duma di Stato russa, Alexander Babakov, ha rivelato che i BRICS stanno lavorando allo sviluppo di una “nuova valuta” che sarà presentata al prossimo vertice dell’organizzazione.
Gli Stati membri dei BRICS rappresentano oltre il 40% della popolazione mondiale e circa un quarto del PIL globale.

L’interesse dei Paesi del Sud globale a entrare nel blocco arriva in un momento in cui sempre più governi si allontanano dal dollaro USA.

Il biglietto verde è diventato sempre meno affidabile per le economie dollarizzate a causa dell’aumento dei tassi di interesse regolati dalla Federal Reserve, giudicato troppo restrittivo, e alla militarizzazione del dollara durante il conflitto russo-ucraino.


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