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Nucleare Sottoterra: il Kansas ospiterà il primo reattore a 1,6 km di profondità. La rivoluzione di Deep Fission

Nucleare a 1,6 km sottoterra: il Kansas lancia il primo reattore nel pozzo. Addio cupole di cemento, la rivoluzione di Deep Fission parte a Dicembre.

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Mentre in altre parti del mondo si discute ancora di tassonomie green e si combatte con i comitati del “NO”, negli Stati Uniti il pragmatismo industriale incontra l’innovazione nucleare. La notizia arriva direttamente dalle pianure del Midwest: Deep Fission, una startup californiana con una visione decisamente “profonda”, ha scelto Parsons, in Kansas, per costruire il suo primo reattore nucleare commerciale su scala reale.1 E non sarà un impianto qualunque: sarà sepolto un miglio sotto terra, il primo SMR sotterraneo a grande profondità.

Il progetto Deep Fission: trivellare per l’atomo

L’annuncio è di quelli che potrebbero segnare uno spartiacque nella storia dell’energia civile. Deep Fission ha selezionato il Great Plains Industrial Park nella contea di Labette per il suo progetto pilota. La cerimonia di inaugurazione è fissata per il 9 dicembre 2025, una data che l’azienda spera venga ricordata come l’inizio dell’era del “Gravity Nuclear Reactor”.

L’idea alla base è tanto semplice quanto geniale: perché costruire enormi e costose cupole di contenimento in cemento armato in superficie, quando la geologia stessa può fornire lo scudo perfetto?

La tecnologia sviluppata da Deep Fission è un ibrido ingegneristico che fonde tre settori apparentemente distanti:

  1. La tecnologia nucleare standard (reattori ad acqua pressurizzata – PWR).

  2. Le tecniche di perforazione dell’industria petrolifera e del gas.

  3. I concetti di scambio termico della geotermia.

Il risultato è un piccolo reattore modulare (SMR) da 15 Megawatt elettrici, calato all’interno di un pozzo di trivellazione standard da 30 pollici (circa 76 cm), a una profondità di un miglio (1,6 km).

Come funziona il “Gravity Reactor”?

Il cuore del sistema è un classico reattore ad acqua pressurizzata (PWR), la tecnologia più diffusa e collaudata al mondo, ma miniaturizzata, ma fortemente semplificato.

Reattore Deep Fission calato in profondità da DeepFission

Ecco i dettagli tecnici che piaceranno agli ingegneri (e agli investitori attenti ai costi):

  • Pressione idrostatica naturale: Invece di utilizzare costosi pressurizzatori meccanici, che possono andare in avaria, il reattore sfrutta la colonna d’acqua alta un miglio sopra di esso. Questo fornisce naturalmente le 160 atmosfere di pressione necessarie per mantenere l’acqua allo stato liquido alla temperatura operativa di 315°C (599°F). La gravità è il sistema di sicurezza del reattore, e questa non può fallire.

  • Ciclo chiuso: L’acqua calda risale, cede calore in superficie per trasformarsi in vapore e azionare le turbine, si raffredda e torna giù nel pozzo. Un ciclo continuo, pulito e sigillato.

  • Combustibile: Utilizza uranio a basso arricchimento (LEU), standard per il settore civile.

La seguente tabella riassume le specifiche chiave del progetto:

CaratteristicaDettaglio
Potenza Output15 MW elettrici (per unità)
Profondità1 miglio (circa 1.600 metri)
Diametro Pozzo30 pollici (76 cm)
TecnologiaPWR (Pressurized Water Reactor)
Temperatura Core315°C
Data “Criticality”Prevista per il 4 Luglio 2026

Sicurezza e costi: il vantaggio sotterraneo

La vera innovazione, quella che fa brillare gli occhi a chi guarda ai bilanci energetici, sta nell’economia di scala e nella sicurezza intrinseca.

Secondo Liz Muller, CEO di Deep Fission, e suo padre Rich Muller (fisico emerito a Berkeley), posizionare il reattore a quella profondità elimina la necessità di costose strutture di superficie. La terra stessa fornisce miliardi di tonnellate di schermatura passiva. In superfice saranno sufficienti i locali turbine e uno scambiatore di calore.

Se qualcosa dovesse andare storto? La radioattività rimane confinata a 1,6 km di profondità, ben lontana dalla biosfera e dalle falde acquifere superficiali. Questo approccio riduce drasticamente i costi di capitale (CAPEX), rendendo l’energia nucleare competitiva non solo per la stabilità della rete, ma anche per il prezzo al megawattora. Inoltre, la modularità permette di “impilare” più reattori nello stesso sito o di perforare più pozzi in uno spazio ridotto, scalando la produzione in base alla domanda industriale.

Il contesto politico e il “Programma Pilota”

Interessante notare come il progetto goda di un supporto trasversale (bipartisan), una rarità nel clima politico attuale. Il governatore democratico del Kansas e i senatori repubblicani Jerry Moran e Roger Marshall sono tutti a bordo. Perché? Perché porta lavoro, investimenti e indipendenza energetica.

Il progetto rientra nel Reactor Pilot Program del Dipartimento dell’Energia (DOE), un’iniziativa spinta dall’amministrazione Trump (come riportato dalle fonti USA) per accelerare la tecnologia nucleare avanzata tagliando i tempi morti della burocrazia.4 L’obiettivo è ambizioso: raggiungere la criticità (ovvero l’accensione del reattore) entro il 4 luglio 2026. Una data non casuale, che simboleggia un nuovo tipo di indipendenza: quella energetica basata sull’alta tecnologia.

Mentre la Nuclear Regulatory Commission (NRC) è spesso vista come un freno a mano tirato, l’amministrazione attuale sta spingendo per una riforma che sposti l’attenzione dalla “evitamento del rischio a tutti i costi” a una gestione pragmatica che favorisca l’innovazione. Deep Fission ha già firmato accordi per testare un reattore nell’ambito di questo programma accelerato.5

Come funziona Deep Fission

Dubbi e prospettive future

Naturalmente, non mancano le incognite. La Kansas Corporation Commission (KCC), l’ente regolatore locale, sta ancora cercando di capire quanto estesa sia la sua giurisdizione su un oggetto che è, tecnicamente, sia un pozzo che una centrale elettrica. Tuttavia, la risposta locale sembra essere: “Se porta energia a basso costo e posti di lavoro, troviamo il modo di farlo funzionare”.

Deep Fission ha già lettere di intenti per circa 12,5 GW di potenziale domanda futura. Se il pilota in Kansas avrà successo, potremmo assistere a una proliferazione di questi “micro-reattori da pozzo” in tutto il Midwest, sfruttando le competenze di trivellazione già esistenti nell’industria petrolifera locale.

In sintesi: tecnologia americana, pragmatismo del Midwest e una spinta deregolatoria federale. Mentre l’Europa si interroga, il Kansas scava.

Domande e risposte

Perché costruire un reattore così in profondità è considerato più sicuro?

La sicurezza deriva dalla geologia. Posizionando il reattore a un miglio sottoterra, si ottiene una schermatura naturale di miliardi di tonnellate di roccia. In caso di incidente, il materiale radioattivo rimane confinato a una profondità tale da non poter interagire con la superficie, l’atmosfera o le falde acquifere utilizzate dall’uomo. Inoltre, la pressione naturale della colonna d’acqua elimina la necessità di complessi sistemi di pressurizzazione meccanica, riducendo i punti di possibile rottura.

Quali sono i vantaggi economici rispetto a una centrale nucleare tradizionale?

Il vantaggio principale è l’abbattimento dei costi di costruzione (CAPEX). Non servono enormi cupole di cemento armato o complesse strutture di sicurezza in superficie. Si utilizzano tecnologie di trivellazione standard, già ampiamente disponibili ed economiche grazie all’industria petrolifera. Essendo modulari, i reattori possono essere installati in sequenza, permettendo di generare ricavi molto prima rispetto ai decenni necessari per costruire una grande centrale tradizionale.

Cosa succede alle scorie nucleari e al reattore a fine vita?

Il design prevede una flessibilità notevole. Al termine del ciclo operativo (dai 2 ai 7 anni per modulo), il combustibile esausto può essere recuperato e inviato a un deposito nazionale (se disponibile), oppure il reattore può essere sigillato in loco, sfruttando la profondità del pozzo come deposito geologico permanente. È anche possibile “impilare” nuovi reattori sopra quelli esauriti nello stesso pozzo, massimizzando l’uso dell’infrastruttura di trivellazione per decenni.

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