Energia
Norvegia. Sinistra e Destra d’accordo: tagliamo il connettore energetico con la UE, ci fanno costare troppo l’energia
In Norvegia Sinistra e Destra sono d’accordo: tagliamo l’interconnessione energetica con la UE e il Regno Unito perché quesi succhiano le risorse energetiche e rendono l’elettricità troppo cara
Il partito di governo norvegese e il partito di opposizione in testa ai sondaggi in vista delle elezioni del prossimo anno hanno intenzione di fare una campagna per tagliare l’interconnettore elettrico con la Danimarca e rinegoziare le interconnessioni elettriche con l’UE e il Regno Unito, visto che i prezzi dell’energia norvegese sono saliti ai massimi pluriennali.
Pur non facendo parte dell’Unione Europea, la Norvegia è un partner chiave dell’UE e partecipa a molte iniziative del mercato unico europeo, tra cui l’interconnessione elettrica.
Tuttavia, a differenza della maggior parte dei Paesi dell’UE, la Norvegia dispone di abbondanti risorse idroelettriche e non dipende dalle importazioni di gas naturale per la produzione di energia. Anzi, è il maggior produttore di petrolio e gas dell’Europa occidentale.
L‘energia idroelettrica rappresenta il 90% della produzione di energia norvegese, mentre il restante 10% circa della fornitura di elettricità in Norvegia proviene dall’energia eolica. Questo rende l’energia norvegese sostenibile e anche piuttosto stabile, grazie all’idroelettrico.
Pertanto, quando i prezzi dell’energia elettrica nell’UE aumentano, come è successo nelle ultime settimane, si ripercuotono sulla Norvegia, che esporta elettricità attraverso questi interconnettori.
A causa delle recenti impennate dei prezzi dell’energia norvegese, i politici norvegesi stanno cercando di alleviare le preoccupazioni dei consumatori. Molti criticano gli interconnettori, affermando che la Norvegia dovrebbe esportare elettricità solo quando si è assicurata che i prezzi interni dell’energia siano bassi, come riporta il Financial Times.
Il partito laburista di centro-sinistra al governo farà una campagna in vista delle elezioni generali del settembre 2025 per l’interruzione degli interconnettori con la Danimarca nel 2026.
Anche il partito Progress, un partito di destra, che al momento si prevede schiaccerà i laburisti alle elezioni, sta cercando di interrompere l’interconnessione con la Danimarca e di rinegoziare gli accordi di scambio di energia con il Regno Unito e con la Germania, membro dell’UE. In questo modo si alleggerirebbe quella che, secondo i politici, è “l’infezione dei prezzi” che la Norvegia subisce dall’UE.
Insomma l’incapacità dell’Europa di darsi fonti energetiche stabili e le follie green hanno stancato tutti, compresi i norvegesi che, come gli svedesi, sono stanchi di pagare di più l’energia, per la quale hanno investito, per mandarla in Germania, che ha chiuso le centrali nucleari.
Un esempio: questa settimana le tariffe dell’elettricità in Norvegia hanno raggiunto livelli record, nonostante i bacini idroelettrici pieni e l’assenza di un’ondata di freddo, secondo gli standard norvegesi di “ondata di freddo”.
L’elettricità generata in Norvegia era necessaria in Germania e Danimarca, dove la bassa velocità del vento ha ristretto i margini di approvvigionamento energetico e ha fatto schizzare nuovamente i prezzi dell’elettricità.
Come ha riassunto il Ministro dell’Energia norvegese Terje Aasland per FT,
“È una situazione assolutamente Pessima”, ma il Ministro ha usato un’espressione scatologica.
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