Attualità
North Face propaganda il proprio abbigliamento con una drag queen. Si prepara un boicottaggio stile Bud Light
Una pubblicità di North Face che ritrae una drag queen in abbigliamento sportivo outdoor a tema arcobaleno ha suscitato reazioni negative dopo essere diventata virale online. La popolare azienda di abbigliamento outdoor non ha imparato nulla dai boicottaggi dei clienti contro Bud Light e Target delle ultime settimane.
“Ciao, sono io, Pattie Gonia, un omosessuale in carne e ossa“, ha detto la drag queen e autodefinitasi ambientalista e organizzatrice di comunità Pattie Gonia nella pubblicità di The North Face, aggiungendo: “Oggi sono qui con The North Face. Siamo qui per invitarvi a uscire… nella natura con noi!”, giocando sul doppio significato di “Come out”, sia come uscire di casa sia come rivelazione dell’omosessualità
“Ci piace chiamare questo piccolo tour l’Estate dell’orgoglio. Questo tour ha tutto: escursioni, comunità, arte, lesbiche, lesbiche che fanno arte. L’anno scorso abbiamo attraversato la nazione e celebrato l’orgoglio gay“, ha continuato la drag queen.
I commenti al video sono stati contrastanti. Una persona ha detto: “Non avete imparato nulla da Budweiser?“.
“Le preferenze sessuali non devono essere messe in mostra in ogni singolo marchio per vendere roba“, ha scritto un altro utente.
“Imparerete tutti molto velocemente. Se spingete un’agenda che va contro i valori della MAGGIORANZA dei vostri clienti, perderete clienti. Vi state scavando la fossa da soli, ecco cosa non ha senso per me“, ha detto un altro utente.
The North Face ha legato il suo marchio alla drag queen per il secondo anno consecutivo. Ecco alcuni post dalla pagina Instagram di Gonia:
Un flusso apparentemente infinito di utenti di Twitter sta boicottando il marchio.
North Face è la regina dei “Diritti cosmetici” dato che poi i suoi prodotti, così “Corretti”, vengono fabbricati in Vietnam o Bangladesh, paesi non esattamente rispettosi dei diritti dei lavoratori.
Tutto questo avviene mentre i consumatori boicottano Bud Light, Target e altri marchi. Come abbiamo notato, le aziende hanno libertà di parola e di politica di marketing, ma devono capire che se le loro ideologie politiche non sono in linea con i consumatori, anche i cittadini hanno libertà di parola per esprimere la loro opinione. Però i dirigenti sono ormai così ideologicizzati da infischiarsene della salute delle proprie aziende.
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