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NON SOLO BREXIT PER FARAGE: PROMESSI 220 MILIARDI DI INVESTIMENTI
Oggi, domenica 30 giugno, si terrà una grande convention del Brexit Party a Birmingham. con oltre 5000 biglietti già venduti, durante la quale verrà anche svelato un colossale piano di investimenti messo a punto dal leader Nigel Farage in preparazione di una eventuale campagna elettorale politica che vedrà partecipare il neonato partito. Con questo piano Farage si presenta non solo come l’uomo dell’uscita, ma anche come un politico con un piano più complesso e completo. Gli investimenti previsti, da quanto sinora saputo, saranno pari a 200 miliardi di sterline, 220 miliardi di euro, due volte quello che si è speso nel dopoguerra per ricostruire il Regno Unito.
Il piano è concentrato completamente al di fuori di Londra, e questo è voluto. Farage ha affermato:
“Per anni sino ad ora Londra si è arricchita mentre il resto della nazione è stato lasciato indietro. Questo è il motivo per cui il Brexit Party porterà avanti il più grande piano di investimenti regionali dalla fine della seconda guerra mondiale, utilizzando il dividendo della Brexit per gli investimenti”
Nigel non ha proprio tutti i torti e questo fatto è ben avvertito dagli inglesi. Del resto il Brexit Party è in grande spolvero fuori Londra, mentre i Labour sono sempre più condannati ad essere un partito londinese, anzi del Nord della città,. Quindi nella lotta con i conservatori brexit Party non ha nessun problema nel puntare proprio in quelle aree dove il sentimento pro uscita è più forte e che sono state troppo spesso dimenticate nella realizzazione delle infrastrutture.
Il piano prevede un rinnovamento completo di tutta la rete ferroviaria e di viabilità al di fuori della metropoli, la rimozione delle tasse di insediamento per tutti i business fuori Londra, e quindi il rinnovo delle reti di telecomunicazioni in modo da portare la banda larga in ogni casa, oltre alla wifi gratuita in ogni bus e treno, ovviamente fuori dalla capitale. Ilo piano poi prevede che tutte le risorse ittiche delle acque nella zona di interesse economico britannico ritornino sotto stretto controllo del governo, in modo da poter rivitalizzare la pesca locale.
I fondi verranno reperiti per 39 miliardi dal mancato versamento dei contributi all’Europa, per 14 miliardi dalla cancellazione dei contributi per aiuti esteri, e per 100 miliardi dalla cancellazione del progetto HS2 , cioè il treno ad alta velocità che avrebbe collegato Londra a Leeds e Manchester, la cui realizzazione verrà però a penalizzare il rinnovo della disastrata rete locale inglese. In questo caso i lavori già assegnati e molto controversi saranno interrotti.
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