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Non si vendono più giocattoli: Hasbro in crisi licenzia 1100 dipendenti
Hasbro, la nota marca di giocattoli che produce figurine da collezione, i giocattoli Peppa Pig, My Little Pony e Furby, sta tagliando quasi il 20% della sua forza lavoro perchè anche a natale le vendite dei giocattoli non tirano più e il fatturato non è soddisfacente.
Il produttore delle action figure Transformers, del gioco fantasy Dungeons & Dragons e di Monopoly taglierà circa 1.100 posti di lavoro, oltre agli 800 licenziamenti già effettuati all’inizio di quest’anno, ha comunicato lunedì l’amministratore delegato Chris Cocks in una nota ai dipendenti vista dal Wall Street Journal. Hasbro ha riferito di avere circa 6.500 dipendenti alla fine del 2022.
Cocks ha affermato che la mossa è stata stimolata dalle vendite di giocattoli più deboli del previsto nei primi nove mesi dell’anno, arrivate dopo che le vendite hanno raggiunto “massimi storici dovuti alla pandemia”. I tempi magri sono continuati durante le festività natalizie e si prevede che continueranno anche il prossimo anno. Inoltre gli ultimi flop della Disney con Star Wars, di cui Hasbro ha la licenza di produzione delle figurine, non ha aiutato la società.
“I venti contrari al mercato che avevamo previsto si sono rivelati più forti e persistenti del previsto”, ha affermato Cocks nella nota. “Sebbene siamo fiduciosi nel futuro di Hasbro, l’ambiente attuale richiede che facciamo di più”.
L’annuncio, appena due settimane prima di Natale, arriva mentre le aziende di giocattoli entrano nel periodo più impegnativo dell’anno. Secondo gli analisti, circa la metà delle vendite annuali delle aziende di giocattoli avviene nelle settimane che precedono le festività, rendendo il periodo un momento cruciale per i produttori, ma questo non sembra essere sufficiente.
I primi dati indicano un altro anno debole per il settore dopo le forti vendite durante gli anni della pandemia. Secondo la società di ricerca Circana, le vendite di giocattoli negli Stati Uniti sono diminuite dell’8% fino a settembre. A novembre, secondo Circana, le vendite di giocattoli sono diminuite del 10% rispetto a un anno fa, con un calo del 7% nel numero di unità vendute. Nel mese di ottobre, Hasbro ha dichiarato di aspettarsi un calo delle vendite fino al 15% quest’anno, dopo aver precedentemente previsto un calo dal 3% al 5%. La visione ribassista è arrivata quando la società ha registrato la quarta perdita trimestrale consecutiva su un calo del 10% nelle vendite del terzo trimestre.
Nel frattempo, il produttore di Barbie Mattel, spinto dal successo travolgente del film “Barbie”, ha superato il calo delle vendite di giocattoli, interrompendo il crollo delle vendite nell’ultimo trimestre. L’azienda con sede a El Segundo, in California, che produce anche auto Hot Wheels e giocattoli Polly Pocket, prevede che le vendite per il 2023 saranno stabili rispetto al 2022, nonostante le previsioni di un calo nel settore dei giocattoli.
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