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Economia

Nike licenzia 1600 dipendenti dopo notevoli errori di comunicazione

Nike deve licenziare 1600 dipendenti per recuperare redditività, dopo aver perso Tiger Woods e, invece, essersi esposta verso il “woke” coomn l’assunzione di Mulvaney come testimonial

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Scarpe della Nike
Scarpe della Nike

Nike ha iniziato a licenziare in massa circa 1.600 dipendenti, come ha dichiarato il presidente e amministratore delegato John Donahoe in un’e-mail inviata giovedì a tutta l’azienda e ottenuta dalla WFAA.

“Questa è una realtà dolorosa e non la prendo alla leggera”, ha annunciato Donahoe, che è anche presidente di PayPal. “Al momento non stiamo dando il meglio di noi e in ultima analisi ritengo me stesso e il mio team di leadership responsabili”. Un linguaggio molto interessante, perché è raro vedere uno di questi grandi capi di grandi società ammettere la propria responsabilità-

La prima serie di licenziamenti ha avuto luogo venerdì e continuerà fino alla fine di maggio. In definitiva, il 2% dei dipendenti Nike sarà licenziato.

Nike è uno dei maggiori datori di lavoro del Pacifico nord-occidentale degli Stati Uniti e conta più di 15.500 lavoratori nell’area di Portland, Oregon e dello Stato di Washington sud-occidentale, oltre a 83.000 in tutto il mondo. Questi licensiamenti potrebbero avere delle ricadute sulle relative comunità.

“A dicembre, l’azienda ha annunciato una strategia di riduzione dei costi e di ristrutturazione per un valore di 2 miliardi di dollari, segnalando la possibilità di licenziamenti”, ha riferito l’agenzia ABC, ipotizzando che i licenziamenti riguarderanno la sede centrale dell’azienda in Oregon.

Secondo Donahoe, i licenziamenti non riguarderanno i dipendenti dei negozi o dei centri di distribuzione, anche perché questo impatterebbe direttamente sulle vendite.

.Come succede solitamente negli USA ai dipendenti verrà offerto un pacchetto di ricollocamente che comprende anche servizi di assistenza per la ricollocazione, un qualcosa che ssarebbe necessario introdurre anche in Italia.

La mossa commerciale arriva dopo che le azioni del gigante dell’abbigliamento sportivo hanno subito un crollo di oltre il 10% a dicembre, per una serie di comunicazioni impattanti: prima di tutto la società ha cercato di tagliare 2 miliardi di costi per recuperare redditività, fatto che, però, ne ha mostrato anche la fragilità.

Quindi la leggenda del golf Tiger Woods ha posto fine al suo contratto durato 27 anni con Nike per lanciare la propria linea di abbigliamento, diventando un concorrente. Poi la Società ha deciso di farsi “Woke”, tra l’altro ingaggiando nell’aprile del 2023 il TikToker transgender Dylan Mulvaney come modello di reggiseni sportivi e leggings. Le donne pare non abbiano per nulla apprezzato la mossa…


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