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New York: lo sparatore di Brooklyn? Un estremista suprematista nero, ma non è un terrorista…

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In una New York duramente colpita dal crimine e anche da atti di violenza efferata, come la sparatoria di ieri nella metropolitana, le forze dell’ordine devono affrontare la consapevolezza che il sospetto (com’è tragicamente comune nelle sparatorie di massa e in altri episodi di violenza estrema del “terrorismo”) aveva dato segni in precedenza della propria volontà di agire in modo violento.

È iniziato ieri con Newsweek che ha riferito che il sospetto della sparatoria, Frank James, ora catturato,  era stato indagato e scagionato dall’FBI nel 2019. Quindi molte persone hanno cercato le sue tracce sui social media, e hanno trovato caterve di materiale sospetto. Il feritore di 10 persone, che aveva studiato una strage anche con l’uso di ordigni non esplosi, era autore di una serie di video sproloquianti e dal contenuto fortemente razzista su Youtube.

Sorprendentemente, YouTube non ha ancora rimosso la pagina,  che contiene tutti i video pieni di odio razziale caricati dallo “Sparatore”

In un video, James ha attaccato verbalmente il sindaco di New York Adams, dicendo che era stato sottoposto al sistema cura mentale istituito in città a causa di un suo problema di “salute mentale” che lo aveva fatto”rinchiudere”. Nel sistema, ha detto, ha sperimentato una sorta di violenza che avrebbe fatto sì che qualcuno “andasse a prendere una pistola e sparasse a dei figli di puttana”.

Nei suoi video, sembra esprimere sostegno a un’ideologia estremista del “nazionalista nero”. In alcuni punti, esprime persino odio o antipatia per i neri, riferendosi a loro come insulti razziali fortissimi e augurando la morte un po’ a tutti. Potete vederli dal Daily Beast

A un certo punto, James Frank si proclama “Gesù nero” per “uccidere tutti i bianchi“.

Prima del nazionalismo estremista Frank si interessava a Fidel Castro

Una persona lucida e moderata che parlava del 9/11 come il più bel giorno della sua vita…

Tra l’altro postava su Facebook immagini che chiaramente rimandavano al suo spirito violento, ma i vari “Fact checkers” pagati da Zuckerberg, quel giorno avevano Judo o  dovevano occuparsi dei No Vax.

 

Dato che James Frank se l’è presa anche con il sindaco, ora la polizia ha pensato bene di stringere le maglie della sorveglianza sul primo cittadino.

 

 

 

 

 

 


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