Seguici su

Attualità

Negozi aperti o chiusi la domenica? Il punto della situazione.

Pubblicato

il

Negozi chiusi la domenica? Rischio occupazione? I consumi ne risentiranno?

Queste sono le domande, ma anche sentenze che stiamo ascoltando da giorni, in relazione alla proposta di legge del ministro Di Maio.
Per Federdistrubuzione, si metterebbero a rischio tra i 30 e i 40 mila posti di lavoro.
Al di là dal meccanismo preciso della legge, relativo alle turnazioni e al periodo natalizio, è bene andare a focalizzare il punto dove ancora se ne discute poco nei media ossia la questione domanda-offerta.

Le aperture o chiusure domenicali sono una questione di offerta, mentre dalla fissazione del cambio lira-euro (1996) e dalle conseguenti misure di rigidità dei conti pubblici, adottate in Italia da decenni, come il nostro ventennale avanzo primario, fino alla stagione dell’austerità iniziata nel 2011, siamo in crisi di DOMANDA. 
Pertanto, anche se i negozi fossero per 24 ore e 7 giorni su 7 aperti, cosa cambierebbe, se poi aumenta l’Iva e lo Stato per ridurre il deficit taglia i servizi fino al pareggio di bilancio (tra l’altro in costituzione art 81) imponendo quindi austerità?
Sono quest’ultimi i fattori che rovinano consumi e quindi l’occupazione.

Le liberalizzazioni avviate alla fine del 2011, non hanno prodotto i risultati sperati, i consumi sono vistosamente calati per i motivi legati all’inasprimento fiscale e nonostante la famigerata “ripresa” non sono neanche tornati ai livelli pre crisi 2008.

Pertanto l’offerta NON potrà mai creare la domanda, ma al massimo migliorarla se questa è già ben consolidata.
Rilanciare l’economia con austerità espansiva e domenica negozi aperti, servirà a ben poco…


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito