Economia
Negli USA si salvano i centri commerciali trasformandoli in case
Negli USA si è trovata una soluzione per i centri commerciali destinati al fallimento: integrarli con aree abitative, al posto dei negozi chiusi
Storicamente, le città nascono intorno ai mercati e ai luoghi di scambio. Ma oggi, nel cuore degli Stati Uniti, stiamo assistendo a un fenomeno rivoluzionario ed opposto: i centri commerciali stanno diventando vere e proprie comunità abitative, invertendo completamente il tradizionale processo di sviluppo urbano. La trasformazione è un passaggio necessario per salvare “Mall” altrimenti destinate al fallimento, ma è anche un interessante esperimento sociale ed urbanistico, riportato da CNBC.
La Morte Annunciata e la Rinascita Inaspettata
I grandi magazzini come Macy’s e JCPenney, un tempo simboli del commercio americano, stavano scivolando verso un destino di irrilevanza e ormai chiudono, lasciando i centri commerciali di lusso tragicamente vuoti. Anche altre catene, ad esempio dell’elettronica, che un tempo occupavano grandi spazi, hanno chiuso o riducono gli spazi.
Dal 2001, questi templi del consumismo stavano gradualmente scomparendo, lasciando dietro di sé immensi spazi vuoti e parcheggi deserti. Ma invece di arrendersi, i proprietari immobiliari hanno escogitato una soluzione innovativa: trasformare questi spazi in comunità residenziali. Sono 195 le Mall negli USA che progettano, in qualche modo, di trasformare gli spazi commerciali in qualcosa di diverso, anche abitativo.
Del resto le vendite sono al minimo, e non c’è grande alternativa
Un Nuovo Concetto di Vita Urbana
Jacob Knudsen di Macerich sintetizza perfettamente la nuova filosofia: “Il centro commerciale sta tornando di moda. La possibilità di viverci vicino, di lavorarci, di giocarci, di andare al ristorante, è una tendenza che stiamo vedendo”.
Questa trasformazione non è solo un espediente di sopravvivenza, ma una risposta strategica a due sfide cruciali:
- La crisi dei grandi magazzini tradizionali
- Il deficit abitativo nazionale, stimato in 4,5 milioni di case
Questa scelta porta a dei vantaggi insperati per tutte le parti in gioco. Per i proprietari dei centri commerciali, questa strategia è un colpo di genio:
- Riempiono spazi vuoti, non dando l’impressione di una desertificazione incombente
- Creano una base di clienti permanente per i i negozi e le attività rimaste, che quindi sopravvivono più facilmente
- Generano nuove fonti di reddito con gli affitti, anche temporanei, delle aree abitative.
Per i residenti, i vantaggi sono altrettanto attraenti:
- Comodità estrema (negozi, ristoranti, servizi a portata di mano), soprattutto nelle aree con inverni freddi e lunghi
- Prezzi potenzialmente accessibili
- Esperienza di vita unica. Si vive veramente in una comunità
Ci sono anche dei lati negativi: le unità abitative ricavate dai negozi dismessi sono spesso piccole e mancano di alcuni servizi che sono presenti nelle case costruite ad hoc: ad esempio hanno solo un bagno, sono piccole, per gli standard USA; e non possono averecucine con fiamma viva.
Storie di Trasformazione
Alcuni esempi illuminanti mostrano questa metamorfosi:
- The Arcade a Providence ha trasformato il suo centro commerciale aggiungendo 48 micro-appartamenti che ben si iniseriscono in un ambiente vintage
- Il Grand Avenue Mall di Milwaukee offre ora appartamenti con servizi come un campo da pickleball e un “centro benessere per cani”
Amy Henion, una graphic designer che vive a The Arcade, descrive l’esperienza come unica: “È bello far parte di un edificio storico. Ho accesso a servizi che normalmente non avrei in una casa di periferia”.
Najla Kayyem di Pacific Retail immagina addirittura un futuro in cui vivere in un centro commerciale sarà come soggiornare in un resort, con tutti i servizi centralizzati e addebitati su un unico conto.
Conclusione: Dall’Apocalisse Commerciale a un Nuovo Modello Urbano
Quella che sembrava essere la morte dei centri commerciali si sta rivelando una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana. Non più semplici templi del consumo, ma comunità vive e dinamiche, anche se la traformazione non è né facile né, soprattutto, a costo zero. Le società che li gestitscono dovranno investire per sostenere queste trasformazioni.
Un discorso poi diverso deve essere fatto per i centri di uffici, anch’essi ormai in via di dismissione. La loro trasformazione è ancora più costosa e verrà a portare a un’ulteriore svalutazione del loro valore.
L’inversione è clamorosa: prima arrivavano i negozi, poi le case. Ora, i centri commerciali si stanno trasformando in veri e propri ecosistemi urbani, dove commercio, residenza e servizi coesistono in un equilibrio nuovo e affascinante.
Il futuro, sembra, abita nei mall, fisicamente,
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