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NATO a fette: le cinquanta sfumature di atlantismo che disarmano gli USA

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La giornata di ieri ha  mostrato plasticamente quanto la NATO sia in realtà divisa, come esistano cinquanta sfumature di Atlantismo e come il blocco anglofono abbia ben pochi amici in Europa, rivelando la UE come un partner infido per Washington,

La giornata è stata segnata da due incontri: Macron Putin a Mosca e Biden Scholz a Washington.

Il primo è andato tutto sommato bene, come mostra la conferenza stampa comune: Macron non poteva dare ciò che Ptuin voleva, cioè le rassicurazioni che l’Ucraina non sarebbe mai entrata nella NATO, ma è stato in grado di proporre un “Cammino su passi diversi”, non ben specificato , che dovrebbe permettere la progressiva normalizzazione della situazione in Ucraina. Non è chiaro che cosa abbiano promesso i francesi, ma è intuibile: l’Europa Occidentale non invierà ulteriori forze in Ucraina e, probabilmente, non favorirà l’istallazione di armi a medio raggio USA. Putin è apparso fiducioso e si è permesso perfino una leggera provocazione verso i giornalisti francesi chiedendo loro “Volete una guerra fra Francia e Russia?”.

Il secondo, fra Scholz e Biden, è andato molto meno bene. Biden ha inistito molte volte sul fatto che fra USA e Germania vi fosse una solida alleanza e una posizione comune, elemento che non sarebbe stato necessario, se fosse vero. Scholz durante gli inconri ha evitato con attenzione di parlare di Nord Stream 2, di cui invece ha parlato Biden definendo il progetto “Morto” in caso di offensive russe in Ucraina.. Senza parlare del fatto che la maggioranza ormai repubblicana in Senato considera il gasdotto baltico una autentica provocazione.

Che cosa traiamo da questi incontri:

  • le possibilità di una guerra in Ucraina restano per fortuna remote, come diciamo da tempo, nonostante i tentativi USA di far apparire il contrario, Intanto però l’economia europea ne esce a pezzi e l’Ucraina ha 1,5 miliardi di dollari di armamenti in più;
  • probabilmente Macron e Scholz rimpiangono Trump, nel senso che il presidente repubblicano almeno era molto più pragmatico. Biden, anche per motivi interni, ha bisogno di mantenere la tensione alle stelle, se non ottenere un piccolo scontro che distragga dall’inflazione interna in vista delle elezioni di mid term;
  • Biden scopre di avere ben pochi alleati in Europa. Francia e Germania hanno una propria agenda di politica estera. Se la UE nasce come costrutto USA per tenere i paesi alleati sotto controllo, allora questa costruzione  è risultata difettosa e ribelle, un po’ come il mostro di Frankenstein. Esistono ormai cinquanta sfumature di atlantismo, e 49 vanno in direzione diversa da quella che desidererebbero gli alleati anglofoni. La decadenza degli USA come potenza mondiale si vede anche da questo.

Notiamo due punti extra:

  • l’Italia non rientra in nessun accordo, in quanto colonia franco tedesca. Siamo un protettorato e, a parte qualche iniziativa secondaria, non abbiamo voce in capitolo. Se Trump ci avesse aiutato quando era il momento le cose sarebbero diverse. Ben gli sta agli USA…
  • Germani e Francia SONO la UE. Il rappresentate della politica estera della UE e il presidente del  Consiglio della UE sono stati esclusi dai giochi, a mostrare che le istituzioni europee contano solo quando si tratta di mettere a posto i paesi recalcitranti.

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