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Nasce una moneta virtuale didattica: il “Dantes”

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Nasce una moneta didattica il Dantes che ti fara’ ricco se investi in cultura.                        Arriva da un gruppo di studiosi di criptomoneta (coordinati dallo Psicologo Gilberto Di Benedetto), la proposta di una moneta per metà complementare e per metà cryptomoneta che vedra’ il suo lancio nel 2021.La moneta si chiamerà Dantescoin e si ispira  all’ opera e alla figura del sommo poeta Dante Aighieri.

Le scuole Italiane e le librerie on line saranno il trampolino di questa nuova moneta per il momento come token ( sono stati emessi per 100 miliardi di dantes coin).Il portavoce del gruppo di studiosi in una nota ha dichiarato: La Token Economy (tradotta in italiano come economia simbolica, economia a gettoni o anche sistema di rinforzo a gettoni) è una tecnica psicologica sviluppata sulla base della psicologia comportamentale.

Consiste in una forma di “contratto educativo”, tramite il quale l’educatore stipula un accordo con il soggetto: ad ogni comportamento corretto, quest’ultimo riceverà un gettone (o altri oggetti simbolici), e ad ogni infrazione, gliene sarà tolto uno o non gliene verrà assegnato alcuno.

In cambio di un certo numero di gettoni sarà garantito al soggetto l’accesso ad un determinato “premio”. La tecnica viene utilizzata in diversi contesti educativi.La novità che questi gettoni distribuiti come premio per un investimento  in cultura saranno scambiabili sul mercato delle cryptomonete nel 2021.Questo progetto potrebbe essere inserito nelle linee guida della scuola italiana.Le indicazioni ministeriali in tal senso affermano:

La cittadinanza economica è un processo volto a favorire lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze che permettano al cittadino di divenire, all’interno della società, un agente economico  consapevole e rispettoso delle regole del vivere civile e di comprendere il mondo economico che lo circonda.

Il Titolo III Parte Prima della Costituzione enuncia l’ambito di azione della cittadinanza  economica (artt. 35-47) con il dovere sancito nell’art. 53 ( responsabilità fiscale), sono compendiati da competenze in merito all’uso consapevole del denaro, alla responsabilità verso il proprio futuro  previdenziale ed assicurativo.

E’ considerata un’attività educativa strategica in quanto capacità di compiere delle scelte economiche-finanziarie consapevoli contribuisce non solo al benessere individuale, ma anche a quello sociale di un paese.

Tutti i programmi di financial education nel mondo hanno tentato di attivare un “processo attraverso il quale i consumatori/investitori finanziari possano migliorare la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e un supporto oggettivo, sviluppare le capacità e la fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere supporto e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario.”(Definizione OCSE).

“Anche il tema dell’educazione finanziaria e del relativo grado di “alfabetizzazione” dei cittadini (financial literacy) è di grande rilevanza all’interno della prospettiva qui considerata, poiché le scelte finanziarie hanno conseguenze determinanti sulla qualità e sullo stile di vita dei cittadini e sulla legalità della collettività. Per questo è necessario dotare gli studenti di strumenti utili a comprendere benefici e rischi collegati ad un corretto utilizzo di beni e servizi finanziari quale utile contributo per la cittadinanza consapevole”


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