Economia
TotalEnergy e BW potrebbero portare a un Boom petrolifero in Namibia
La Namibia si prepara a importanti decisioni di investimento offshore: TotalEnergies (Venus) e BW Energy prevedono di annunciare le FID sui progetti petroliferi entro fine 2026. Sfide e prospettive per la nuova frontiera dell’esplorazione.

La Namibia prevede che TotalEnergies (Francia) e BW Energy (Norvegia) prenderanno le decisioni finali di investimento sui progetti petroliferi al largo delle coste del Paese africano alla fine del 2026, secondo quanto dichiarato da un alto funzionario namibiano.
TotalEnergies dovrebbe presentare quest’estate un piano di sviluppo del giacimento per il progetto Venus, mentre BW Energy e la Namibia stanno finalizzando un piano per lo sviluppo di un giacimento più piccolo, ha dichiarato martedì Maggy Shino, commissario per il petrolio presso il Ministero delle miniere e dell’energia della Namibia.
Venus è un giacimento offshore dalle enormi possibilità potenziali, ma presenta anche dei problemi non indifferenti legati alla grande presenza di gas insieme al petrolio che, pur essendo interessante, pone dei problemi di sfruttamento. Inoltre le rocce sono poco permeabili e la perforazione è ad alta profondità, ponendo ulteriori problemi dicosti.
Sia TotalEnergies che BW Energy dovrebbero prendere una decisione definitiva sull’opportunità di procedere con lo sviluppo dei giacimenti offshore – che sarebbero i primi in assoluto in Namibia – nel quarto trimestre del 2026, secondo quanto riferito da Shino durante una conferenza a Parigi, come riportato da Reuters.
Negli ultimi anni, le major internazionali hanno ridotto gli investimenti nei produttori storici dell’Africa, come la Nigeria e l’Angola, e hanno invece optato per l’esplorazione offshore della Namibia, sperando che possa diventare la prossima Guyana e il prossimo grande produttore ed esportatore di petrolio.
TotalEnergies, l’azienda energetica portoghese Galp e Shell hanno già fatto grandi scoperte al largo della Namibia, dando il via alla corsa al petrolio in Namibia nel 2022.
Tuttavia, in una recente battuta d’arresto, Shell ha svalutato di 400 milioni di dollari una scoperta petrolifera nel blocco offshore PEL39 in Namibia che “al momento non può essere confermata per lo sviluppo commerciale”.
Nonostante la svalutazione della scoperta, la Namibia rimane una provincia di frontiera che le major stanno considerando di esplorare e sviluppare.
Chevron, ad esempio, prevede di iniziare la perforazione di un pozzo esplorativo al largo della Namibia nel 2026 o 2027.
Durante la presentazione dei risultati del primo trimestre di TotalEnergies, l’amministratore delegato Patrick Pouyanné ha affermato che il progetto della società in Namibia è fattibile, ma deve affrontare alcune sfide a causa della bassa permeabilità.
TotalEnergies e le autorità namibiane hanno avviato discussioni su un possibile sviluppo a Venus, ha detto Pouyanné, aggiungendo che la supermajor potrebbe procedere con il progetto se questo soddisfa il tasso di rendimento fissato dalla società. Il Paese africano punta notevolemente sull’utilizzo delle risorse energetiche e minerare per il proprio sviluppo, ma questo viene a dipendere anche dalle valutazioni di mercato di petrolio e gas.
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