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Nagorno Karabakh: nell’indifferenza dell’Occidente si massacrano le popolazioni civili

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Proseguono con grande intensità gli scambi di attacchi aerei, missilistici e con l’artiglieria fra armeni ed azeri nel Caucaso, attorno alla regione autonoma del Nagorno Karabakh abitata soprattutto da armeni. Nella zona ad esser e colpita con durezza è la capitale Stepanakert.

Gli armeni rispondono anch’essi con l’artiglieria colpendo la città azera di Ganja, la seconda del paese.

Una possibile mediazione vedrebbe l’Armenia cedere un 20% del territorio azero occupato, ma queste regioni sono da millenni abitati dall’etnia cristiana e sarebbe molto doloroso per Yerevan ammettere la sconfitta.

La guerra sembra non avere vie d’uscita e l’intervento della Turchia l’ha resa più complessa e difficile da far cessare. Il fatto è che Erdogan , con il suo intervento nell’area, effettuato tramite o mezzi tecnologici (droni) o mercenari turco-siriani, riesce ad ottenere diversi obiettivi contemporanei:

  • distrarre la Russia dagli altri scacchieri in cui si sta confrontando con al Turchia, cioè la Siria, la Libia ed il mediterraneo orientale,
  • rafforzare la propria presenza ed influenza nell’area dell’Asia Centrale ed in quei paesi che vede come etnicamente collegati;
  • acquisire influenza in un’area importante per il transito delle risorse energetiche;
  • mettere la Nato di fronte alla Russia ed aumentarle la contraddittoria rissosità.

Erdogan sembra non dormire proprio mai nel desiderio di espansionismo neottomano,.. gioca con grande intraprendenza e sfrontatezza su vari fronti. L’occidente giace disarmato fra la sua presenza nella Nato ed il potere enorme della minoranza turca in Germania. Gli USA cercano di trovare una mediazione , ma non si spingeranno ad intervenire direttamente. Bisogna  vedere quanto potrà durare il gioco con la Russia: per ora l’Armenia continua a non chiedere l’aiuto di mosca e l’attivazione del patto difensivo, ma l’Azerbaigian ha già affermato che non si fermerà neanche di front e al territorio armeno, se Yerevan continuerà a colpire gli azeri. Mosca potrebbe cambiare idea ed intervenire direttamente, ed il gioco si farebbe pesante per Erdogan.


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