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Musk sblocca l’accordo con Twitter e accetta le condizioni iniziali. Cosa succederà al social media?

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Elon Musk ha rilanciato un’offerta per l’acquisto di Twitter al prezzo originale di 54,20 dollari (54,35 euro) per azione, facendo marcia indietro sul suo tentativo di abbandonare l’accordo e potenzialmente evitando una controversa battaglia in tribunale.

Musk ha fatto la proposta in una lettera a Twitter lunedì, secondo un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission che ha confermato un rapporto di Bloomberg. Le azioni di Twitter sono salite del 22% a 52 dollari (52,13 euro) alla chiusura di New York.

Twitter, con sede a San Francisco, ha dichiarato di aver ricevuto la lettera e di voler chiudere l’accordo al prezzo concordato, senza commentare nello specifico come risponderà a Musk. Per Twitter, procedere con il piano di Musk fa presagire un futuro sotto la guida di un miliardario mercuriale che ha passato mesi a criticare pubblicamente la sua gestione, a mettere in dubbio il suo valore e a cambiare idea. Ciò significa anche che le sue affermazioni contestate – ad esempio che Twitter mentiva sulla percentuale di utenti che erano bot – non saranno probabilmente esaminate in un tribunale.

Musk ha cercato per mesi di porre fine al contratto di acquisizione di Twitter, firmato in aprile. Il miliardario ha iniziato a mostrare segni di rimorso dell’acquirente poco dopo l’annuncio dell’accordo, sostenendo che Twitter lo aveva ingannato sulle dimensioni della sua base di utenti e sulla prevalenza di account automatizzati noti come bot. Probabilmente o ha avuto rassicurazioni sul tema oppure ha già in mente una soluzione al problema.

La vera domanda ora è : cosa farà ora di Twitter Elon Musk? Lui stesso ce ne da un’idea:

Se analizziamo gli scambi di tweet con diversi personaggi noti ed esperti del tema abbiamo un’idea di quali saranno le priorità (estratti grazie a Zerohedge). Prima di tutto la libertà di parola, di ripristinare.

La sua stessa ex moglie ha criticato, ad esempio, la censura al sito satirico Babylon Bee

Quindi la necessità di mantenere l’algoritmo di twitter libero , opensource, per permettere la costruzione di app di terzi sulla sua struttura, allargandone la notorietà

Quindi la possibilità di creare una struttura pubblicitaria decentralizzata, cosa possibile tramite la blockchain. Un punto estremamente interessante e di cui ha conversato direttamente con Jack Dorsey, il precedente CEO e cofondatore di Twitter

 

potremmo vedere una vera e propria rivoluzione nel mondo della pubblicità e della comunicazione online, e Twitter diventerebbe il centro di questo cambiamento. Avrà Musk la capacità e il coraggio di realizzarlo, contro tutte le resistenze ?


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