Seguici su

Attualità

Morire in mare di Beriberi nel XXI secolo: le incredibili condizioni sui pescherecci cinesi scandalizzano l’Argentina

Pubblicato

il

Le condizioni di vita sulle navi cinesi che pescano nel ricco mare antartico hanno scandalizzato gli argentini che vedono queste navi peascare nei pressi delle Malvinas/Falkland, tanto da spingere il quotidiano El Clarin a dedicarvi un duro articolo.

Fadhil, un giovane marinaio indonesiano di 25 anni, lavorava su questa nave cinese. Soffriva di beriberi, una malattia causata da una carenza di vitamina B1, che è prevenibile e reversibile. La sua situazione peggiorò progressivamente, ma il suo caposquadra si rifiutò di rimpatriarlo o fornirgli cure mediche adeguate. Fadhil morì dopo un mese di dolorosissima malattia, e il capitano della nave decise di congelare il suo corpo tra il pesce che stavano pescando. In seguito, il corpo di Fadhil fu gettato in mare, alla fine era solo un peso morto. Quello di Fadhil non è l’unico caso di marinaio morto per carenza alimentare su una nave cinese.

Il beriberi è diventato un problema critico per i pescatori cinesi, in particolare quelli che lavorano in mare aperto e rimangono lontani dalla terra per lunghi periodi. La pratica del “trasbordo in mare” ha contribuito a diffondere la malattia, in quanto le navi scaricano il pescato su navi refrigerate in mezzo all’oceano per evitare di tornare a riva. Nonostante non esistano statistiche globali sul beriberi, la sua frequenza e letalità aumentano tra le navi coinvolte nel trasbordo in mare.

Eppure il beriberi è una malattia conosciutissima, derivante dalla scarsità di vitamina b1 , o tiamnina, che deriva da una dieta strettamente a base di riso brillato, cioè raffinato e privato della crusca. Dato che la vitamina è contenuta in questa pellicola del chicco, togliendola si toglie questa vitamina necessaria al metabolismo umano. Per evitare la malattia è sufficiente una dietaa con un minimo di varietà che, evidentemente, non è garantita nelle terribili condizioni dei pescherecci cinesi d’alto mare.

La flotta cinese di pescherecci d’altura è vasta e spesso utilizza manodopera reclutata da paesi come l’Indonesia. Le condizioni di lavoro sono estreme, con lunghi orari, mancanza di cibo nutriente e acqua potabile di scarsa qualità. I lavoratori sono esposti a maltrattamenti fisici e psicologici, e i loro contratti spesso contengono clausole ingiuste che li obbligano a lavorare per lunghi periodi senza stipendio.

In realtà il problema del beriberi non è limitato alla Cina; altre nazioni con industrie ittiche problematiche hanno lottato contro questa malattia. Ad esempio, il governo tailandese ha scoperto casi di beriberi su pescherecci da traino e ha raccomandato misure preventive, tra cui l’obbligo di fornire supplementi di vitamina B1 a bordo delle navi che rimangono in mare per più di 30 giorni.

La malattia di Fadhil è un sintomo di un problema più ampio di sfruttamento e negligenza nei confronti dei lavoratori nei settori della pesca in mare aperto dei paesi dell’estremo oriente, dove il pesce è un alimento estremamente ricercato e la pesca diventa sempre più competitiva. Questo costringe i lavoratori a turni in mare sempre più strettanti e brutali, senza nessun riispetto per i lavoratori. Ecco perché sarebbe meglio mangiare pesce pescato in Italia, dove le condizioni dei lavoratori sono ben controllate.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento