Difesa
Mirage 2000-5 all’Ucraina: abbiamo i primi numeri e le prime configurazioni
La Francia consegnerà il suo primo lotto di Mirage 2000-5 F modernizzati nel primo trimestre, ma si tratta di soli tre aerei. Al massimo i caccia che saranno consegnati saranno una ventina, modernizzati, con missili MICA e SCALP. Pochi
La Francia consegnerà all’Ucraina tre Mirage 2000-5 nel primo trimestre del 2025, secondo fonti che lo confermano. Si tratta di una cifra mai annunciata prima né dall’Eliseo né dal Ministero della Difesa francese, ma che viene rivelata dal giornale La Tribune.
I Mirage 2000-5 che Parigi intende fornire all’Ucraina non saranno consegnati prima del primo trimestre del 2025, per dare il tempo di modificare i velivoli e di addestrare piloti e meccanici, come ha spiegato l’8 ottobre il ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu.
Oltre ai missili aria-aria Mica, questi tre Mirage 2000-5, che voleranno con i colori ucraini, saranno armati con bombe AASM (Safran) per gli attacchi aerei e missili da crociera Scalp, su richiesta degli ucraini. Due cannoni da 30 mm completeranno l’armamento. Questa configurazione è simile a quella dei Mirage 2000-5 greci (19 Mirage 2000-5EG e 5 Mirage 2000-5BG), che sta stuzzicando gli appetiti dell’India (18 aerei) e di Taiwan (6) che potrebbero usare questo standard nei propri aerei. Secondo il sito web Avions légendaires, questi due Paesi sono interessati all’acquisto di questo tipo di velivoli da aggiungere alle loro flotte di Mirage .
26 Mirage 2000-5 nelle forze aeree francesi
L’Aeronautica militare francese ha attualmente in servizio 26 Mirage 2000-5, basati a Luxeuil/Saint-Sauveur e a Gibuti. Equipaggiati per il combattimento aereo, sventoleranno i colori ucraini prima di essere dotati di “nuove attrezzature”, come ha spiegato il Ministro delle Forze Armate su X (ex Twitter).
Questo include attrezzature per il combattimento aria-terra e per la guerra elettronica per resistere alle interferenze russe. Gli aerei saranno modificati nella base aerea di Cazaux, nel sud-ovest della Francia, mentre i piloti e i meccanici che li utilizzeranno saranno addestrati nella base di Nancy, nella Francia orientale.
La Francia è anche impegnata nell’addestramento di piloti ucraini presso la base di Cazaux, destinati a pilotare i caccia americani F16. Diversi Paesi che possiedono F-16 hanno già fornito a Kiev velivoli da combattimento, mentre il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato a giugno l’intenzione di fare lo stesso con i Mirage 2000. Egli stava rispondendo alla richiesta del Presidente ucraino di maggiori risorse per la difesa aerea (sistemi aria-terra e aerei da combattimento). L’Ucraina è sottoposta a continui bombardamenti, in particolare sulle sue infrastrutture energetiche.
Quindi il numero 26 costituisce il limita massimo dell’apporto aereo francese possibile in Ucraina, ma difficilmente, anche nella migliore delle ipotesi, questo non sarà il numero che verrà inviato. Sicuramente qualche esemplare resterà in Francia.
Un aereo da combattimento per la superiorità aerea
Commissionato nel 1999, il Mirage 2000-5F è stato la punta di diamante della difesa aerea francese. È stato il primo caccia francese “Fox 3 shooter”, una capacità di “sparare e dimenticare” “Shoot and forget”, che ha rivoluzionato le tattiche di combattimento.
Erede del Mirage 2000C, il suo sistema è stato completamente riprogettato e modernizzato, in particolare con il radar RDY di Thales. Attualmente basato nella base aerea di Luxeuil-les-Bains (116), equipaggia l’ultimo squadrone specializzato nella difesa aerea: il gruppo di caccia 01.002 “Cigognes”, che svolge missioni di polizia aerea e di assistenza sul territorio nazionale o nei Paesi alleati, protezione aerea di un’area di interesse, superiorità aerea, scorta a missioni di bombardamento e scorta a raid nucleari.
Questo aereo è anche di stanza a Gibuti in base a un accordo bilaterale. Il Mirage 2000-5F è stato impiegato in diverse occasioni negli ultimi anni, in particolare durante l’operazione Harmattan sulla Libia nel 2011 e l’operazione Hamilton nel Levante nel 2018. Dal 2016 è stato inoltre regolarmente schierato negli Stati baltici nell’ambito delle missioni Baltic Air Policing (BAP) e enhanced Air Policing (eAP), dove svolge missioni di polizia aerea su mandato della NATO.
Avranno peso in Ucraina?
Durante l’audizione davanti all’Assemblea nazionale francese del 16 ottobre, il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica francese, il generale Jérôme Bellanger, ha spiegato che per compensare il logorio dei due Rafale precipitati quest’estate e la vendita dei tre Mirage 2000-5 all’Ucraina, gli aviatori stanno pianificando “inizialmente di aumentare l’attività con un adattamento della MCO” (Maintenance in Operational Condition), che sarà fatto “in collegamento con la DMAe” (Direction de la Maintenance Aéronautique). “In secondo luogo, accelereremo la consegna della quinta tranche (del programma di consegna dei Rafale, ndr). Cercheremo di raggiungere l’obiettivo di 185 aerei il più rapidamente possibile”, ha spiegato il generale Bellanger.
Il fatto è che la consegna con il contagocce, con la massimo una ventina di aerei disponibili, in un tempo piuttosto lungo (pensiamo a una consgna completa nel 2026) farà si che questi aerei, per quanto modernizzati, avranno un impatto limitato sul fronte russo ucraino. Tre caccia consegnati a gennaio non saranno ininfluenti, ma quasi. Consideriamo che l’ultima consegna all’aviazione russa è stata di tre Sukhoi Su-34, bombardieri usciti freschi di fabbrica.
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