Energia
Microreattori Nucleari: la rivoluzione energetica silenziosa parte dall’Idaho con eVinci
Scopri i microreattori nucleari, la nuova frontiera dell’energia pulita. Dall’Idaho, una tecnologia compatta e sicura pronta a trasformare il panorama energetico global

Nel cuore del deserto dell’Idaho, dove meno te lo aspetteresti, sta prendendo forma una rivoluzione energetica silenziosa ma potentissima.
Piccoli e innovativi reattori nucleari, noti come microreattori, sono pronti a sconvolgere il panorama energetico mondiale, promettendo energia pulita e accessibile anche nei luoghi più remoti. Si tratta di una forma estrema di SMR, cioè di reattore modulare, semplificato e dalla produzione energetica ridotta.
Un inizio explosivo: test al DOME nel 2026
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha stretto una collaborazione strategica con colossi del settore come Westinghouse e Radiant per mettere alla prova i loro rivoluzionari design.
Il palcoscenico di questa sperimentazione cruciale è la struttura DOME (Demonstration of Microreactor Experiments) presso l’Idaho National Laboratory. I test, la cui partenza è prevista già nella primavera del 2026, potrebbero segnare un punto di svolta, rendendo l’energia nucleare più pratica e accessibile che mai.
Piccoli macchinari, grandi poteri: la nascita dei microreattori
I microreattori sono, in sostanza, mini-centrali nucleari capaci di produrre da 1 a 50 megawatt di energia. A differenza dei loro imponenti e costosissimi predecessori, queste unità compatte sono costruite in fabbrica, trasportabili via camion e installabili in tempi record.
La loro sicurezza è garantita da sistemi passivi di autoregolazione, capaci di mantenere le temperature sotto controllo senza bisogno di un’interferenza costante. “I microreattori avranno un ruolo fondamentale nell’espansione dell’energia nucleare negli Stati Uniti”, afferma Mike Goff, Vicesegretario ad interim per l’Energia Nucleare, dipingendo un quadro di trasformazione radicale.
Il prodotto della Westinghouse: il microreattore eVinci e la sua eccezionale tecnologia
Tra i reattori che si preparano ai test al DOME, spicca il microreattore eVinci di Westinghouse. Questa meraviglia ingegneristica sfrutta una tecnologia basata su heat pipe: centinaia di tubi riempiti con una lega speciale che convoglia il calore dal nucleo senza l’ausilio di pompe o acqua.
Questa configurazione produce fino a 5 megawatt e può funzionare per ben otto anni senza rifornimento. Jon Ball, presidente di eVinci Technologies presso Westinghouse, dichiara con entusiasmo: “Siamo a un punto di svolta e stiamo accelerando la commercializzazione della nostra tecnologia eVinci”, sottolineando l’urgenza e l’importanza di questa innovazione.
I tubi di calore dell’eVinci operano senza parti in movimento, riducendo drasticamente le possibilità di guasto. Parallelamente, il combustibile TRISO di Radiant è progettato per resistere a condizioni estreme, rendendo eventi catastrofici come le fusioni del nocciolo un’eventualità remotissima. Queste caratteristiche affrontano le principali preoccupazioni legate all’energia nucleare, in particolare dopo l’incidente di Fukushima, gettando una luce nuova sulla sicurezza. Testando questi reattori al DOME, il DOE sta dimostrando la loro sicurezza ed efficienza, spianando la strada all’approvazione normativa e al loro impiego nel mondo reale.
DOME: il cuore dell’innovazione nucleare
Il DOME presso l’Idaho National Laboratory si distingue come la prima struttura al mondo dedicata ai test sui microreattori. Ricavato dalla vecchia struttura di contenimento dell’Experimental Breeder Reactor-II, questo sito ad alta sicurezza è un vero e proprio “parco giochi” dove le aziende possono testare reattori con combustibile.
Ogni test durerà fino a sei mesi e produrrà fino a 20 megawatt di energia termica. L’utilizzo di infrastrutture esistenti non solo riduce i costi ma minimizza anche l’impatto ambientale. “Questa iniziativa dimostra il nostro impegno per l’innovazione e la sicurezza e apre la porta a nuove possibilità”, afferma Brad Tomer, direttore del National Reactor Innovation Center (NRIC), mettendo in risalto le promesse di un futuro energetico più pulito e sicuro.
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