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Messico: fine dell’export di petrolio grezzo dal 2023

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Il Messico sospenderà le esportazioni di petrolio greggio tra due anni nel tentativo di concentrarsi sull’autosufficienza energetica interna, secondo un articolo di Bloomberg.

La mossa fa parte del piano del presidente Andres Manuel Lopez Obrador per aumentare la produzione locale di carburante per ridurre la dipendenza dai combustibili importati. Del resto appare assurdo esportare greggio e importare prodotti finiti, se si hanno i fondi necessari a investire nella raffinazione.

L’annuncio della graduale eliminazione delle esportazioni è stato fatto dall’amministratore delegato di Pemex, Octavio Romero, che ha anche affermato che il Messico ridurrà le esportazioni di petrolio dal 2022 di oltre il 50%, a 435.000 barili al giorno.

Attualmente, secondo i dati degli Stati Uniti, il Messico è il terzo esportatore di petrolio nelle Americhe, dopo Stati Uniti e Canada. Amministrazione dell’informazione energetica.

Le principali destinazioni del suo greggio sono i suoi vicini settentrionali in Nord America e Cina, India e Corea del Sud, così come i paesi europei. Un taglio delle esportazioni potrebbe spingere alcuni di questi importatori a cercare fornitori alternativi.

La domanda di carburante in Messico è aumentata durante la pandemia, ma la produzione locale di petrolio non è riuscita a esserne al passo. Il presidente Lopez Obrador prevede la costruzione di una nuova raffineria con una capacità di 340.000 barili al giorno per far fronte alla scarsa capacità di raffinazione, al costo di  12,4 miliardi di dollari, secondo i calcoli dell’inizio di quest’anno, come riportato da Argus.

Il taglio delle esportazioni messicane colpirà duramente l’attività delle raffinerie USA della costa del Golfo, già molto colpite dalla fine delle importazioni di greggio “Super pesante” dal Venezuela.  questa scelta inoltre rischia di colpire il mercato petrolifero Nord americano, portando ad aumenti negli USA, anche perché, a causa della politica di Biden, i produttori americani sono ancora restii ad aumentare le proprie produzioni. Nello stesso tempo molti dubitano che Pemex possa effettivamente far fronte alle richieste del presidente per un aumento della raffinazione così elevato, a causa della mancanza di capitali.


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