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Euro crisis

MENTRE SI DISCUTE DEL NO, ECCO CHE LA COMMISSIONE EUROPEA TENTA DI SABOTARE IL NOSTRO DEBITO CON LIMITI ALLA DETENZIONE BANCARIA.

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In italia eravamo impegnati prima dalle discussioni sul referendum costituzionale, ed ora sulla possibile formazione di un nuovo governo.

Però mentre noi discutiamo la commissione europea prosegue nel suo cammino normativo, naturalmente volto alla destabilizzazione ed alla punizione dei paesi mediterranei. Non sappiamo se questo sia dovuto ad un disegno preciso o, semplicemente, alla stupidità, ma tantè accade.

L’ultimo passo è stato compiuto con il più recente pacchetto di riforme relativo alle normative bancarie, con la scusa di introdurre “Miglioramenti prudenziali” al CRR (Capital requirements regulation) ed al CRD (capital requirement directive, attualmente CRD IV). Se analizziamo le modifiche al CRR, al fianco a limiti nell’utilizzo della leva finanziaria (ora possibile solo con un attivo massimo inferiore a 33,3 volte il capitale TIER1  della banca) e nuovi sistemi di calcolo degli indici abbiamo il seguente punto:

Implementation of the new Large Exposure Framework, which includes: i) a new capital base (Tier 1 instead of eligible capital), ii) a hardened requirement for exposures of a G-SIB to another G-SIB (limit set at 15% of Tier 1) and iii) a final provision requiring that sovereign exposures incurred from november 2016 are subject to this framework (with a phase in period of three years).

prima di tradurlo devo ricordare che G-SIB sono le “Global- Systemicaly important bank”, cioè le banche di importanza sistemica mondiale, le cosiddette “too big to fail” per le quali sono richieste delle cautele di bilancio particolari. Ricordiamo poi che il capitale TIER 1 è costituito dal capitale composto da azioni con pieno diritto di voto e le relative riserve. La traduzione è la seguente:

“Introduzione di una nuovo schema(di controllo) sulle grandi esposizioni, che includa : I) Una nuova base di calcolo del capitale (TIER1 invece che Capitale dedicato) II)presupposti più stretti per l’esposizione di una G-SIB verso un’altra G-SIB, che non possono superare il 15% del TIER1 e III) una norma che preveda che il i titoli di stato acquistati dopo il 31/12/2016 siano sottoposti allo stesso schema di controllo, con un periodo di transizione di tre anni.

Cosa significa: che a partire dal 31712/2016 le BANCHE NON POTRANNO PIU’ POSSEDERE TITOLI O DEBITO VERSO UNO STATO SUPERIORE AL 15% DEL TIER1 DELLA BANCA STESSA . 

Con questo si realizza il grande sogno dei tedeschi, che da tempo desiderano impedire che il nostro debito sia detenuto dalle banche italiane, mantenendo i tassi di interessi forzatamente (secondo loro) bassi. Da ora in poi le banche potranno detenere debito solo in quantità molto, ma molto limitata.

Questo rientra nell’obiettivo principale di Schaeuble, che desidera punire il nostro debito con un incremento degli interessi per due motivi:

-il primo , pratico, legato alla possibilità di garantire ai fondi pensione tedeschi buoni ritorni alle spalle dei contribuenti italiani, permettendo redditizi investimenti in BTP sicuri perchè privi del rischio di cambio;

-il secondo morale, perchè nell’ottica tedesca il debito è male per cui noi spendaccioni mediterranei dobbiamo essere puniti per averlo creato.

Ecco quello che accade mentre noi discutiamo di Renzi …

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