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Meglio iraniano che russo: Teheran manda enorme carico di petrolio in Cina, senza opposizione USA

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La Cina riceverà prossimamente quasi due milioni di barili di petrolio iraniano, secondo i dati di analisi degli spostamenti delle petroliere forniti da Vortexa e riportati da Reuters. Il tutto dopo aver preferito, per un periodo il greggio russo, comunque internazionalmente sanzionato.

Il carico, che verrà scaricato nel sud della Cina alla fine di questa settimana per essere pompato nelle riserve del governo, è il terzo carico di grandi dimensioni proveniente dall’Iran da dicembre.

Secondo quanto riferito, il carico è a bordo di una petroliera di proprietà della National Iranian Tanker Company, il che indica che sarà ufficialmente registrato come acquisto cinese di greggio iraniano.

Come osserva Reuters, la Cina non registra ufficialmente tutte le sue importazioni di greggio dall’Iran, e maschera alcuni carichi come provenienze dall’Oman o dall’Iraq. Reuters stima che le importazioni non ufficiali di greggio iraniano in Cina rappresentino circa il 7% del totale cinese, una enorme area d’ombra.

Secondo il Wall Street Journal, le esportazioni di petrolio iraniano sono salite a 870.000 barili al giorno nei primi tre mesi di quest’anno, il che rappresenta un aumento del 30% rispetto alle esportazioni totali del 2021. La Cina in questo caso registra questo petrolio con la sua reale provenienza perché sa che gli USA non reagiranno, dato che in questo momento la Russia è vista come una minaccia maggiore.

Sebbene l’Iran possa essere ottimista dopo la mossa di Washington  di allentare alcune sanzioni contro il Venezuela, finora non ci sono indicazioni di progressi nell’accordo nucleare con l’Iran.

Martedì, Washington ha affermato che un accordo era “lontano dall’essere certo” e che l’onere era interamente su Teheran, che continua a chiedere condizioni che gli Stati Uniti non accetteranno. Però questo non è in contrasto con un minore controllo dei carichi che l’Iran invia in paesi terzi, come Cina e India e che vanno a sostituire la produzione russa.  Tra l’altro la Cina ha un accordo a lungo termine con Teheran che le permette di acquistare petrolio a prezzi scontati.

Secondo Seatrade Maritime, il NITC, la società armatoriale di stato iraniana,  ha recentemente annunciato una nuova costruzione di petroliere e riparazioni alla sua vecchia flotta, preparandosi quindi a spedire il petrolio come se non vi fossero sanzioni. Magari queste ufficialmente rimarranno, ma, semplicemente, il “Poliziotto del mondo” girerà la testa altrove.


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