Seguici su

Attualità

Marine Le Pen assolta per il tweet contro l’Isis

Pubblicato

il

 

 

Il tribunale del sobborgo parigino di Nanterre ha stabilito che l’ex candidata alla presidenza e leader politico del RN Marine Le Pen non ha infranto le leggi sull’incitamento all’odio pubblicando immagini raccapriccianti di atrocità islamiche su Twitter, assolvendola con formula piena.

Le accuse provenivano da un tweet alla fine del 2015. Sulla scia degli attacchi terroristici di Parigi, in cui islamisti hanno ucciso 130 persone, Le Pen ha pubblicato tre immagini di atrocità commesse dalle milizie terroristiche del cosiddetto “Stato islamico” (IS).

Questi includevano un’immagine che mostra il corpo decapitato del giornalista statunitense James Foley, che Le Pen aveva pubblicato proprio come esempio della ferocia dei terroristi isslamici.

“Daesh è questo!” Le Pen ha scritto in una didascalia, utilizzando un acronimo arabo per IS.

Di cosa è stato accusata Marine Le Pen? Era  stata accusata per un articolo del codice penale francese che vieta la diffusione di messaggi violenti che potrebbero danneggiare gravemente la dignità umana. Anche il suo collega di partito Gilbert Collard aveva subito la stessa accusa.

I pubblici ministeri avevano chiesto una multa di € 5.000  molto inferiore alla pena massima di € 75.000 o tre anni di carcere. Il tribunale ha assolto sia Le Pen che Collard, citando il diritto alla libertà di espressione ed ascoltando quindi le osservazioni del collegio difensivo.

La corte ha affermato di aver riconosciuto l’intenzione di Le Pen di informare condividendo le immagini, aggiungendo che la condivisione delle sue azioni potrebbe giustamente contribuire al dibattito pubblico senza normalizzare la violenza,

Questa assoluzione ha messo termine a unavicenda che superava il muro del ridicolo in cui lei, che condannava il terrorismo, era finita per questo sotto processo. Ora la sua corsa contro Macron le per prossime presidenziali è in discesa.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito