Manifestazioni di massa a Varsavia contro il governo Tusk, ma la televisione pubblica (in liquidazione) non ne parla

In Polonia si è tenuta una grande manifestazione contro il governo Tusk e per il suo compportamento al limite dell’autoritarismo. Bisogna dire che questa mancanza di stato di diritto va molto bene a Bruxelles e a Berlino perché viene da un primo ministro che è esponente della coalizione europeista. Come dimostra quanto successo in Francia con i gilet gialli, quando sei amico dei poteri di Bruxelles puoi permetterti di fare un po’ tutto.

La manifestazione non viene ripresa dalla TV polacca, dato che questa è in liquidazione e praticamente chiusa. Solo qualche TV privata come Republica, o la rete, ha ripreso e trasmesso il corteo, che comunque è stato impressionante

Si parla di una partecipazione dalle 300 mila alle 500 mila persone, non poco per un gelido mese di gennaio. La motivazione ufficiale della protesta era la chiusura della TV Polacca e in sostegno di due politici, Mariusz Kamiński e Maciej Wąsik, che, coinvolti in uno scandalo del 2009, erano stati graziati dal presidente Duda nel 2015, ma la loro grazia presidenziale era stata contestata e ora il loro arresto è diventato esecutivo, con tato di arresto da parte della polizia nel palazzo presidenziale. Un eccesso di cui, francamente, non si sentiva il bisogno, anche perché il presidente Duda ha avviato immediatamente la pratica per una seconda grazia.

#ProtestWolnychPolaków | @MorawieckiM: Mariusz Kamiński i Maciej Wąsik siedzą w więzieniu za to, że walczyli z korupcją. To coś niebywałego! Niech oni usłyszą w więzieniu nasze wsparcie i wołanie! Nie zostawimy was, będziemy tę władzę rozliczać!#włączprawdę #TVRepublika pic.twitter.com/eLCMlnCYKO

— Telewizja Republika 🇵🇱 #włączprawdę (@RepublikaTV) January 11, 2024

Presenti anche l’ex primo ministro Morawiecki e il leader di PiS Jarosław Kaczyński. Comunque vedrete che, salvo colpi di scena, Tusk se ne infischierà delle manifestazioni, anzi utilizzerà un pugno ancora più duro nello schiacciare ogni voce alternativa all’interno dello stato. 

Chissà se questa esperienza di opposizione farà capire qualcosa a PiS che, mentre era al governo, giochicchiava con la Germania e con Bruxelles, spesso facendo da spalla alla Commissione e sperando di avere un atteggiamento più compresnivo. In realtà ha ottenuto l’esatto contrario.