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Manifestazioni contro il Green Pass: se è lotta sia politica e pacifica

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Ieri decine di migliaia di persone si sono ritrovate nelle piazze di Roma, Milano e Torino per protestare pacificamente contro l’obbligo del Green pass.

Se erano in 100 mila in piazza Duomo a Milano (come detto da repubblica) erano un milione a Roma.

Vediamo un po’

 

Sul numero ci rifacciamo ai calcoli de Il Secolo XIX

Non saranno stati 56 mila, ma non erano sicuramente 10 mila, considerando che poi ci sono stati anche altri punti di raccolta. Non poco per una manifestazione auto organizzata, senza un partito o un sindacato che prepari i pullman per i vecchietti con tanto magari di vendita delle pentole a bordo.

Anche a Milano, comunque, gente ce n’era

Quella che poteva essere una manifestazione completamente pacifica, è stata però rovinata da un gruppo di persone che ha assaltato la sede della CGIL. Peggio di un delitto, un errore, avrebbe detto Fouché, un atto stupido, inutile, demenziale, che ha rovinato una manifestazione sino ad allora pacifica.

https://twitter.com/luisebach/status/1446956522949447682?s=20

Anche nelle forze dell’ordine qualcuno sarebbe stato meglio restasse a casa….

Quanti saranno i non vaccinati in Italia che lavorano? 3,5 milioni, 4,5 milioni? Questi difficilmente si vaccineranno, come non lo faranno quelli che han partecipato alle manifestazioni. Siamo pronti a fare 1,75 milioni di test al giorno? Sempre che questi lavoratori non passino direttamente alla disobbedienza civile e non si mettano, tutti assieme, in malattia.

Fatta questa premessa i No Green Pass dovrebbero stare tranquilli e non cadere vittima delle provocazioni, che sicuramente gli metteranno davanti. del resto in un mondo politico in cui regna la scarsa lucidità, la mossa migliore è stare fermi. Un esempio?

Quindi per l’On Bernini, che dovrebbe rappresentare in Italia l’ala liberale e liberista, il miglior modo per convincere i renitenti al vaccino è l’obbligo vaccinale. Una mossa logica, che trasforma 3,5-4,5 milioni  d’italiani attivi e lavoratori da semplici dissidenti a potenziali fuorilegge, mostra il distacco dalla realtà della nostra classe politica. Ci sono rivoluzioni che sono nate da provocazioni minori e più controllate.

Capite perché è necessario che tutti facciano un bagno di ragione e di calma, noi compresi? La sensazione è che si voglia iniziare un ciclo provocazione – rivolta – repressione con il pieno accordo dei media. Quindi il sangue freddo è necessario, da parte di tutti, per raggiungere una soluzione che sia di soddisfazione comune. Altrimenti si rischia il caos.

 

 


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